Silvia e Matteo avevano comprato l’appartamento nonostante le finiture di porte e pavimento non fossero di loro gusto. Trovare la cucina usata era stato un sollievo per le finanze della giovane coppia. Poi erano arrivati i figli e il sogno di sostituire quegli elementi era passato in secondo piano. L’occasione è stata la rottura della caldaia. Hanno scoperto che sostituendola avrebbe potuto accedere al Bonus Mobili, a quel punto non bastava rimpiazzare la cucina, ma hanno pensato che fosse arrivata l’occasione per sbarazzarsi del vecchio pavimento.
- La cosa che ignoravano è che si utilizzano materiali con caratteristiche differenti a seconda dei casi.
- Lo spessore. Se si è propensi a ricoprire il vecchio pavimento, bisogna controllare se le porte consentano la sovrapposizione.
- L’umidità. Sono di moda i pavimenti laminati, tuttavia se ne sconsiglia l’uso nei piani terra o comunque umidi. I vantaggi sono i bassi spessori, la velocità e pulizia di posa. L’esposizione. La luce diretta del sole è invece il tallone d’Achille degli LVT (Luxury Vinyl Tile), le “piastrelle” di materiale vinilico. Da valutare attentamente la modalità di posa, il supporto sottostante, lo spessore più idoneo.
- La resistenza dei materiali. Elemento fondamentale specialmente in presenza di bambini e animali. Il grès porcellanato di minimo spessore è la soluzione più indicata in questo caso, ma anche la più onerosa e richiede maggiore sforzo, tempi più lunghi.
- La sostenibilità ambientale. Va considerato il consumo ambientale necessario per la realizzazione dei prodotti scelti.
- Il rapporto costo-beneficio. Il materiale più economico non è sempre quello più conveniente. Dopo una consulenza specifica e il progetto, anch’essi detraibili, Silvia e Matteo hanno potuto capire diversi aspetti, cioè quale materiale fosse più adatto alle loro esigenze, come avrebbero potuto risolvere il problema logistico di fare i lavori in una casa abitata e i tempi necessari.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.
