Il Consiglio dei Ministri di venerdì 18 febbraio ha approvato due decreti, contro il caro bollette il primo e per scongiurare le frodi in edilizia legate al superbonus 110% il secondo
Contenimento dei costi dell’energia elettrica e del gas naturale, per lo sviluppo delle energie rinnovabili
Proseguono gli aiuti del governo per ridurre la pressione per il “caro bollette” introdotti dal III trimestre 2021.
Il decreto legge approvato venerdì mette in campo quasi 8 miliardi di aiuti a famiglie e imprese contro i rincari di elettricità e gas (risorse per 5,5 miliardi) e a sostegno della ripresa economica, a partire dalle filiere che stanno maggiormente soffrendo.
La norma azzera gli oneri di sistema sulla bolletta dell’elettricità sia per le famiglie che per le aziende (sia piccole che grandi).
E’ stata inoltre introdotta la riduzione dell’Iva al 5% e degli oneri generali per il settore gas, il rafforzamento del bonus sociale per le famiglie con ISEE di 8.000 euro o di 20.000 se numerose e il credito d’imposta per le imprese energivore, e un nuovo contributo straordinario, sotto forma di credito di imposta, a favore delle imprese gasivore.
Obiettivo del decreto è anche quello di limitare il più possibile tali problemi in futuro, grazie anche al sostegno alle rinnovabili, e in particolare al fotovoltaico “con un intervento di semplificazione per l’installazione sui tetti di edifici pubblici e privati e in aree agricole e industriali”.
Per lo stesso motivo ci sarà un aumento della produzione nazionale di gas così da diminuire il rapporto importazione/produzione da utilizzarsi a costo equo per imprese e PMI.
Per quanto riguarda le imprese sono previsti in particolare aiuti ai settori dei microprocessori, con fondi per la produzione nazionale e automotive, con lo stanziamento di risorse a sostegno della transizione verde e incentivi all’acquisto di veicoli non inquinanti.
Bonus edilizi: ammesse 3 cessioni
Il Decreto legge approvato, su proposta del Presidente Mario Draghi e dei Ministri della giustizia Marta Cartabia, dell’economia e delle finanze Daniele Franco e della transizione ecologica Roberto Cingolani – vuole contrastare le frodi edilizie legate ai bonus, senza bloccare i cantieri.
Sono possibili 3 cessioni del credito ma non parziali successivamente alla prima comunicazione dell’opzione all’Agenzia delle entrate e solo a favore di banche, imprese di assicurazione e intermediari finanziari
Per garantire la tracciabilità delle cessioni viene introdotto un codice identificativo univoco del credito ceduto.
Sono inoltre state inasprite le pende per le false asseverazioni, con multe da 50 a 100 mila euro e possibile reclusione da due a cinque anni.
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