Può capitare, perché no, che un edificio sia troppo grande o che
sia stato oggetto di trasformazioni e aggiunte che ne hanno mutato
nel tempo la forma originaria. Così il proprietario potrebbe
decidere, nell’ambito di un intervento di ristrutturazione
edilizia, di demolirne “un pezzo”. Se gestita nel modo corretto è
un’operazione lecita da tutti i punti di vista, sia edilizio e sia
strutturale. Per giustificare l’intervento saranno necessari lavori
di adeguamento sismico ed energetico, che possono beneficiare dei
bonus fiscali vigenti.
Le cose si complicano se lo stesso proprietario, nell’ambito
dello stesso intervento di ristrutturazione edilizia, avesse
intenzione di non “buttare via” la cubatura demolita ma di volerla
utilizzare per costruire un nuovo fabbricato distinto dal
precedente.
Il quesito
Sono proprietario di un immobile di grandi dimensioni, non
riscaldato, che ho previsto di demolire parzialmente, utilizzando
la volumetria derivante dalla demolizione per costruire, nello
stesso lotto, un villino per mio figlio. L’intervento è già in
corso di esecuzione tuttavia, prima di procedere all’effettiva
cessione del credito, vorrei una
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