Da giorni hanno negli occhi le immagini delle macerie in Siria, dei corpi martoriati in Turchia, dell’interminabile conta dei morti. E di colpo sentono tremare la terra sotto i piedi, a casa loro. Gli abitanti di Siena mercoledì sera piombano letteralmente nel terrore.
Le scosse non superano magnitudo 3.5 ma sono 60 e proseguono per tutta la notte. Mentre fuggono per strada, tutti pensano al disastro in Medio Oriente. Nessuno osa più rientrare in casa e famiglie intere si rifugiano al freddo nelle auto fino al mattino. «Oddio, adesso tocca a noi» pensano in tanti. Fortunatamente i danni sono contenuti: nessun ferito, evacuata per precauzione una famiglia di tre persone da una casa del centro, crepe nelle abitazioni più vecchie, uno smottamento sulla strada delle Grotte. Le scuole vengono chiuse, e resteranno chiuse anche oggi, così come l’università, tanto che molti studenti fuori sede lasciano la città. Chiusi fino
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