Quali differenze rispetto alla cessione del credito e alla detrazione fiscale; come si ottiene l’agevolazione dal fornitore; chi può beneficiarne e per quali tipi di interventi.
Con un decreto legge [1], a febbraio 2023 il Governo ha improvvisamente detto stop alle cessioni del credito ed agli sconti in fattura. È stato un duro colpo sia per le imprese edilizie sia per chi aveva programmato l’esecuzione dei lavori agevolati, confidando in tali possibilità. Ad aprile 2023, questo Decreto Cessioni è stato convertito in legge, quindi il nuovo regime è diventato definitivo.
La stretta riguarda non solo il Superbonus ex 110% (visto che dal 2023 la detrazione ammessa è scesa al 90%) ma anche il bonus facciate, l’ecobonus per l’efficientamento energetico degli edifici, il sismabonus, il bonus barriere architettoniche, il bonus mobili ed elettrodomestici e, in generale, tutte le agevolazioni fiscali concesse per la ristrutturazione ed il recupero edilizio.
Alla luce delle
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