L’Italia è il Paese delle “difformità edilizie”, intese come
interventi realizzati in assenza o difformità dal titolo
abilitativo richiesto dalla normativa o in difformità dalla
prescrizioni contenute negli strumenti urbanistici, regolamenti
edilizi, disciplina urbanistico-edilizia e ogni altra normativa di
settore.
Gli interventi edilizi: sfatiamo un mito
L’attuale normativa (d.P.R. n. 380/2001) prevede i seguenti
regimi edilizi:
- attività di edilizia libera;
- attività libera ma soggetta a comunicazione di inizio lavori
asseverata (CILA); - attività soggetta al permesso di costruire (PdC);
- attività soggetta a segnalazione certificata di inizio lavori
asseverata (SCIA) - attività soggetta a segnalazione certificata di inizio lavori
asseverata (SCIA) alternativa a permesso di costruire.
Sfatiamo un mito. Anche nell’attività di edilizia libera
(definita all’art. 6 del d.P.R. n. 380/2001, c.d. Testo Unico
Edilizia) occorre fare molta attenzione ad eventuali vincoli.
Tipico esempio sono le strutture leggere come le pergotende ovvero
quelle strutture composte tipicamente da un supporto metallico e
una tenda a copertura di un’area esterna, aperte da tutti i lati e
per le quali:
- l’opera principale è costituita dalla “tenda” quale elemento
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