Manca ormai meno di un mese al 1° gennaio 2024,
data fatidica in cui, salvo eventuali proroghe dell’ultimo minuto,
si porterà a compimento uno degli obiettivi più rilevanti del
PNRR, ovvero la digitalizzazione degli
appalti pubblici, diventata a sua volta
uno dei principali temi del d.Lgs. n. 36/2023, ovvero
del nuovo Codice dei Contratti.
Nuovo Codice dei Contratti: le indicazioni ANAC sulla
digitalizzazione appalti
Come spiega ANAC, si tratta di una trasformazione epocale, con
un impatto fortissimo nella vita delle pubbliche amministrazioni,
delle imprese e dei cittadini, coinvolgendo naturalmente in primo
luogo gli attori degli affidamenti, dalle stazioni appaltanti agli
operatori economici, fino ai fruitori finali di beni e
servizi.
In questo senso si collocano le indicazioni che l’Autorità ha
fornito sul proprio sito, in ossequio anche al ruolo principale
che sta rivestendo nella trasformazione
digitale del mondo degli appalti, caratterizzato non
più dalla presenza di documenti cartacei ma dall’interoperabilità
fra piattaforme “certificate”.
Da qui, un “ripasso” sui principali concetti intorno a cui ruota
la digitalizzazione dei contratti pubblici, ovvero:
- Il sistema di e-Procurement;
- La Banca Dati Nazionale
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