La riforma del d.P.R. n. 380/2001 (Testo Unico
Edilizia) è più che mai necessaria, riordinando le
modifiche apportate negli anni e dando vita a un testo organico,
licenziato attraverso legge delega.
Riforma Testo Unico Edilizia: le proposte di ingegneri e
architetti
Non più una semplice revisione, ma un’integrale
elaborazione di un nuovo Codice, più agevole, più
chiaro e attualizzato, in grado di rispondere alle esigenze di
semplificazione, razionalizzazione e digitalizzazione. È questa in
sintesi la posizione espressa dal Consiglio Nazionale degli
Ingegneri e del Consiglio Nazionale degli
Architetti PPC in un comunicato congiunto.
I professionisti ricordano che il d.P.R. n. 380/2001 è vigente
da oltre 20 anni: una normativa non più adeguata alle necessità
attuali dell’edilizia e che soprattutto non offre più un
quadro organico, in grado di fornire risposte agli
obiettivi fissati dall’Agenda ONU 2030 e agli obiettivi Europei
che, oltre a richiedere nuovi format edilizi, impattano
profondamente anche sull’andamento del mercato delle
costruzioni.
Dal Testo Unico Edilizia al Testo Unico delle Costruzioni
Da qui il parere positivo sulla bozza del nuovo
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