Esiste una leggenda che narra di una tipologia di intervento
edilizio definito “libero”, sul quale non sarebbe necessaria alcuna
valutazione. Un mito alimentato da una lettura sommaria e parziale
(spesso limitata al solo titolo) dell’art. 6 del d.P.R. n.
380/2001, il Testo Unico Edilizia, con la conseguenza che anche per
un banale intervento è facile che possano nascere problematiche più
o meno rilevanti, sulle quali occorre fare molta attenzione.
La struttura del d.P.R. n. 380/2001
Per comprendere da dove nascono queste “incomprensioni” è
necessario fare un passo indietro e definire:
- la struttura del Testo Unico Edilizia;
- la differenza tra “edilizia” e “urbanistica”;
- la normativa edilizia e urbanistica;
- la tipologia di intervento edilizio;
- i regimi edilizi.
In questo approfondimento proveremo ad entrare nel dettaglio dei
suddetti punti ma, per prima cosa, occorre capire cos’è il d.P.R.
n. 380/2001 ovvero la norma che definisce nel nostro Paese i
principi fondamentali e generali e le disposizioni per la
disciplina dell’attività edilizia.
Tralasciando l’articolazione del testo unico edilizia, prima di
addentrarsi all’interno di
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