Tra le maggiori complessità applicative in ambito edilizio vi è
certamente la corretta qualificazione delle strutture leggere e il
loro conseguente regime abilitativo. Un argomento sul quale si
registrano migliaia di interventi della giustizia amministrativa
che ne corso degli anni sono riusciti a fornire degli orientamenti
più o meno pacifici.
Strutture leggere: nuovo intervento del Consiglio di Stato
Un tipico esempio di questa complessità è fornito dalla sentenza n.
9808/2023 mediante la quale il Consiglio di Stato è intervenuto
per chiarire le differenze tra una tettoia e una pergola
bioclimatica/pegotenda.
Nel caso di specie viene appellata una sentenza di primo grado
che aveva confermato la decisione del comune di ingiungere la
demolizione delle seguenti opere edilizie:
- una tettoia di circa 17 mq. realizzata sul terrazzo
pertinenziale, in assenza del permesso di costruire, in totale
difformità rispetto alla pergotenda di cui ad una precedente
Autorizzazione Paesaggistica ed in assenza degli adempimenti
prescritti dal d.P.R. n. 380/2001
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