Il primo gennaio ha segnato la piena entrata in vigore del
Codice dei contratti pubblici approvato il 31 marzo 2023 con il
decreto legislativo n. 36. La rivoluzione copernicana chiamata
“ecosistema digitale” è pienamente operativa, o quasi. In base agli
investimenti pubblici e privati che sono stati e saranno realizzati
nel corso dell’anno potremmo comprendere se effettivamente il
sistema dei contratti pubblici italiano vivrà una nuova era.
La certificazione delle competenze del RUP
Al centro di questo ecosistema si colloca la figura del RUP. Il
nuovo Codice ha dettato un cambiamento sostanziale, non soltanto
prevedendo la centralità del “progetto” rispetto alla “procedura”
di affidamento, ma riconoscendo il Responsabile unico quale
principale conduttore della stazione appaltante ed interlocutore
degli operatori economici per ogni appalto e concessione. Le norme
sul RUP stabiliscono l’obbligo di formare il personale ma lasciano
tuttavia ancora spazio alla possibilità di nominare funzionari
privi di adeguate competenze. Il piano annuale della formazione del
personale addetto ai contratti pubblici di forniture, servizi e
lavori sarà
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