Bonus Mobili, spetta anche ai contribuenti che fruiscono del Sismabonus e del Superbonus. Ecco tutto quello che c’è da sapere
Il governo. tramite le risposte FAQ presenti sul sito della presidenza del Consiglio, chiarisce che il Bonus Mobili spetta anche ai contribuenti che accedono al Sismabonus e per le spese sostenute dal 1 luglio 2020 al 31 dicembre 2021. Il Bonus Mobili consiste in una detrazione Irpef del 50% per l’acquisto di mobili e elettrodomestici che servono per arredare un immobile in fase di ristrutturazione.
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Bonus Mobili, ecco nel dettaglio di cosa si tratta
Il Bonus Mobili non è altro che una detrazione che spetta per le spese sostenute fino al 31 dicembre 2021, sull’acquisti di mobili ed elettrodomestici nuovi con classe energetica non inferiore ad A+.
Nelle FAQ sul sito della presidenza del Consiglio si legge: “Considerato che per gli interventi finalizzati alla riduzione del rischio sismico l’articolo 16-bis del Tuir costituisce la disciplina generale di riferimento e che per accedere al bonus mobili, è necessario che siano effettuati sugli immobili agevolati gli interventi di recupero del patrimonio edilizio previsti alle lettere b), c) e d) dell’articolo 3 del Testo unico dell’edilizia, il bonus mobili, spetta anche ai contribuenti che fruiscono del sismabonus”.
Inoltre si può ottenere il bonus per comprare mobili e grandi elettrodomestici anche nel caso in cui i titolari delle detrazioni Irpef, nei casi sismabonus ed ecobonus al 110%, scelgano in alternativa per la cessione del credito d’imposta corrispondente o per lo sconto immediato in fattura.
È cruciale, inoltre, ricordare che nell’importo delle spese sostenute per l’acquisto di mobili e grandi elettrodomestici possono essere considerate anche le spese dovute al trasporto e al montaggio dei beni comprati, purché le spese in questione siano state sostenute con le modalità di pagamento richieste per godere della detrazione (bonifico, carte di credito o di debito). E’ vietato pagare con assegni bancari, contanti o altre modalità di pagamento.
Per poter aver diritto all’agevolazione è obbligatorio che la data di inizio lavori sia precedente a quella in cui sono sostenute le spese per l’acquisto di mobili e di grandi elettrodomestici. La data di inizio potrà essere dimostrata dalle eventuali abilitazioni amministrative o comunicazioni richieste dalle norme edilizie, dalla comunicazione preventiva all’Asl .Per quanto concerne i lavori per i quali non siano necessarie comunicazioni o titoli abitativi, il tutto potrà essere dimostrato da una dichiarazione sostitutiva di atto di notorietà.
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Ecco quali elettrodomestici rientrano nel Bonus Mobili
La legge limita la possibilità d’acquisto agli elettrodomestici, come detto in precedenza, dotati di etichetta energetica di classe A+. Tra gli elettrodomestici che rientrano in questo discorso si annoverano frigoriferi e congelatori ma anche lavatrici, asciugatrici e lavasciuga. Anche lavastoviglie, stufe elettriche, forni a microonde, radiatori elettrici, ventilatori elettrici sono altre tipologie di elettrodomestici che rientrano nel Bonus Mobili.
Inoltre, ricordiamo, che dal 2018 è indispensabile comunicare all’Enea gli acquisti di taluni elettrodomestici per i quali si può utilizzare il bonus. Le informazioni nel dettaglio sono disponibili sul sito ufficiale dell’Enea.
Ecco quali sono i mobili che rientrano nel Bonus
Tra i mobili rientrano ad esempio: letti, armadi, cassettiere, librerie, scrivanie, tavoli, comodini, sedie, poltrone, divani, credenze, materassi e tutti quegli apparecchi di illuminazione che servono per completare l’arredo di un immobile in fase di ristrutturazione. Non rientrano nel Bonus, invece, le porte, le pavimentazioni, tende e tendaggi vari.
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