Uno dei più grandi equivoci che ha reso impossibile (o quanto
meno parecchio difficile) la gestione del patrimonio immobiliare
italiano, è rappresentato dall’idea che tutte le opere realizzate
in data antecedente l’1 settembre 1967 potessero essere considerate
legittime.
L’equivoco dell’Ante 67
Un equivoco figlio di tante errate letture normative che
intrecciano tra loro la prima legge urbanistica (la Legge n.
1150/1942), la “famosa” Legge Ponte (la Legge n.
765/1967), la Legge “Bucalossi” (la Legge n. 10/1977) e la
Legge sul primo condono edilizio (la Legge n. 47/1985),
oltre che regolamenti edilizi e piani regolatori comunali.
L’argomento è stato oggetto di numerosi interventi della
giustizia amministrativa che negli anni è riuscita a definire i
contorni di un quadro normativo complesso e sul quale risulta
indispensabile un intervento del legislatore che possa far cambiare
rotta all’attività di trasformazione
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