Nel caso di affidamenti diretti in house,
non è possibile riconoscere gli incentivi per le funzioni tecniche
previsti dall’art. 45 del nuovo Codice dei Contratti
Pubblici. Questo perché è a mancare quella dimensione di
terzietà nel contratto che si instaura tra stazione appaltante e
operatore, trattandosi piuttosto di una sorta di “ufficio interno”
dell’amministrazione stessa.
Affidamenti in house: no agli incentivi per funzioni
tecniche
A spiegarlo è ANAC con il parere del
3 luglio 2024, n. 36 in risposta al quesito di una
Stazione Appaltante sulla possibilità o meno di assegnare gli
incentivi per funzioni tecniche nel caso di
affidamenti diretti a società in house. Il dubbio nasce dal fatto
che l’art. 45 stabilisce che gli incentivi spettano per “le singole
procedure di affidamento”, ma non chiarisce se ciò includa anche
gli affidamenti in house.
Nel rispondere al quesito, l’Autorità ha richiamato per prima
cosa l’art. 7 dello stesso Codice dei Contratti Pubblici, secondo
cui “Le pubbliche amministrazioni organizzano
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