La speranza è l’ultima a morire. Associazioni e comitati di cittadini – i cosiddetti esodati del Superbonus – continuano a sollecitare il ministero dell’Economia a fare qualche ultima, anche piccola, apertura sul controverso bonus edilizio. In questa battaglia tuttavia non sono da soli: ci provano anche i parlamentari. Che a muoversi siano i Cinque Stelle, che del Superbonus hanno fatto un vanto della loro esperienza di governo, è scontato. Che addirittura sia Fratelli d’Italia a interessarsene è più sorprendente, anche se la prima risposta dal tesoro è stata un bel due di picche.
Nel frattempo la scadenza del 30 settembre è arrivata. Entro oggi andavano spediti i modelli 730 che permettono di spalmare in dieci anni anziché quattro lo sconto fiscale legato al Superbonus 110%. Uno stratagemma per diluire nel tempo gli effetti dell’agevolazione edilizia sui conti pubblici e per sviare dall’effetto incapienza sui redditi dei potenziali beneficiari, vale
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