La presentazione dell’istanza di sanatoria
relativa ad un immobile posseduto da più
proprietari deve necessariamente pervenire da tutte le
parti coinvolte, non potendo uno solo di questi, quale proprietario
pro quota, provvedere autonomamente alla richiesta senza
il consenso degli altri.
Si tratta di un principio generale consolidato, per il quale è
prevista possibilità di deroga solo nel caso in
cui la situazione di fatto esistente sul bene consenta di supporre
l’esistenza di una sorta di cd. pactum fiduciae
intercorrente tra i vari comproprietari.
Immobile in comproprietà: il singolo non può richiedere la
sanatoria
A spiegarlo è il TAR Puglia con la sentenza del
17 ottobre 2024, n. 1095, di rigetto al ricorso
proposto per l’annullamento del diniego di rilascio della
sanatoria, richiesta ai sensi dell’art. 36 del d.P.R. n. 380/2001
(Testo Unico Edilizia), nonché della sanzione
amministrativa e dell’ordinanza di demolizione irrogate.
Si spiega, in particolare, che l’accertamento di
conformità di cui all’art. 36 del TUE concede la
possibilità di
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