Il superbonus ha coinvolto migliaia di contribuenti in possesso
di immobili costituiti sottoforma di condominio minimo, in cui i
condòmini erano coniugi o parenti che, fino al maggio 2020, non
hanno mai pensato di dover costituire un fondo speciale allorquando
c’era la necessità di dover affrontare delle spese per la
ristrutturazione del fabbricato comune.
Condomìni minimi: il fondo speciale per i lavori edili
Secondo una consolidata giurisprudenza a cui fa eco la
risoluzione del 14 febbraio 2008, n. 45/E, la nascita del
condominio si determina automaticamente, senza che sia
necessaria alcuna deliberazione assembleare, nel momento in cui più
soggetti costruiscono su un suolo comune ovvero quando l’unico
proprietario di un edificio ne cede a terzi piani o porzioni di
piano in proprietà esclusiva, realizzando l’oggettiva condizione
del frazionamento.
Il “condominio” costituisce una particolare forma di comunione
in cui coesiste la proprietà individuale dei singoli condòmini,
costituita dall’appartamento o altre unità immobiliari accatastate
separatamente (box, cantine, etc.), ed una comproprietà sui beni
comuni dell’immobile. Quando l’edificio è composto
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