Al netto del principio di rotazione degli affidamenti,
l’affidamento diretto di cui all’art. 50, comma 1, lettere a) e b)
del D.Lgs. n. 36/2023 (Codice dei contratti), anche mediante
l’acquisizione di più preventivi e l’indicazione dei criteri per la
selezione degli operatori, non è una procedura comparativa.
Affidamento diretto: interviene (anche il TAR)
Questo principio è stato ribadito dal TAR Lazio (sentenza n.
19840/2024) dopo che sull’argomento si erano già espressi:
Nel nuovo intervento, il TAR Lazio riprende la definizione
contenuta all’art. 3, comma 1, lettera d),
Allegato I.1 del D.Lgs. n. 36/2023 per il quale l’affidamento
diretto è “l’affidamento del contratto senza una procedura di
gara, nel quale, anche nel caso di previo interpello di più
operatori economici, la scelta è operata discrezionalmente dalla
stazione appaltante o dall’ente concedente, nel rispetto dei
criteri qualitativi e quantitativi di cui all’articolo 50, comma 1
lettere a) e b), del codice e dei requisiti generali o speciali
previsti dal medesimo
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