Nella corsa ai bonus edilizi, che l’avvento del Superbonus nel
2020 ha reso più frenetica, gli operatori del settore si sono
spesso affannati per fare tutto per bene, rincorrendo scadenze e
adempimenti sia tecnici che fiscali. In gioco, infatti, non c’è
solo la realizzazione delle opere a regola d’arte, ma anche la
corretta spettanza delle detrazioni cui si accede. Quest’ultima,
però – e spesso lo si dimentica – è strettamente connessa anche
alla buona riuscita degli interventi edilizi, che non è detto siano
privi di difetti.
Non è raro, infatti, che chi ha commissionato i lavori si veda
consegnare opere “insoddisfacenti”, perché ad esempio affette da
vizi e difformità. In questi casi, certamente le tutele da attivare
sono quelle di natura civilistica, che permettono di rivalersi sui
responsabili, dall’impresa che ha realizzato gli interventi al
direttore dei lavori che avrebbe dovuto vigilare sulla loro
corretta esecuzione.
Ma quando sul piatto ci sono anche i bonus edilizi, non si può
restringere il “campo visivo” alla sola
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.