Il ddl Salva Milano genera confusione e
incertezza normativa, nonché effetti dannosi e potenzialmente
irreversibili nel governo pubblico della rigenerazione
urbana nel Paese.
Salva Milano: il parere dell’INU sull’attuale ddl
Non è affatto ottimistica la visione del presidente
dell’Istituto Nazionale di Urbanistica, Michele
Talia, rispetto alle conseguenze dell’eventuale
approvazione del D.D.L. n. 1987, il c.d. “Salva Milano”, nella
forma in cui ha avuto il via libera della Camera e che adesso è in
discussione al Senato.
Per Talia si tratterebbe di “un altro pericoloso passo in
direzione dell’esproprio delle prerogative dell’urbanistica – che è
soggetta come è noto a legislazione concorrente tra lo Stato e le
Regioni – a vantaggio della regolamentazione dell’edilizia che il
ddl riafferma come di competenza esclusiva dello Stato”.
Spiega il presidente dell’INU che l’ulteriore ampliamento del
concetto di ristrutturazione edilizia operato dal
testo, con l’obiettivo di sottrarla alla verifica per legge
dell’obbligo del ricorso alla strumentazione urbanistica attuativa,
comporta un’ulteriore contrazione del potere di indirizzo e
di discussione delle comunità urbane sui cambiamenti della
città,
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.