Meno di un mese fa, la Presidente del Consiglio, Giorgia Meloni,
dichiarava che “L’Italia è tornata a correre” durante
l’assemblea congiunta di Confindustria Brescia e Bergamo. Tuttavia,
i recenti rapporti OCSE e ISTAT dipingono un quadro più complesso,
con una crescita del PIL definita “moderata” e significative sfide
da affrontare.
OCSE e ISTAT: crescita “moderata”
L’OCSE stima per l’Italia una crescita del PIL dello 0,9% nel
2025, mentre l’ISTAT prevede un leggero miglioramento all’1,1%. La
domanda interna rappresenta il principale motore della crescita,
con un contributo di +0,9 punti percentuali nel 2025. Tuttavia, il
rallentamento degli investimenti fissi lordi (+1,2% nel 2025) e la
riduzione degli incentivi all’edilizia potrebbero limitarne
l’impatto.
La domanda estera netta avrà un ruolo più contenuto nel 2025
(+0,1 p.p.), riflettendo una ripresa modesta degli scambi
internazionali, con esportazioni e importazioni entrambe in
crescita del 2,8%.
Il rapporto OCSE sottolinea la resilienza dell’economia globale
con una crescita del PIL mondiale prevista al 3,3% per il
2025-2026. Per l’Italia, il contesto internazionale influenza
positivamente la domanda
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