Considerato che il decreto correttivo è sempre più vicino alla
definitiva approvazione e pubblicazione, commentiamo appresso i
principali elementi del provvedimento, che modificano, nel bene e
nel male, la disciplina dei servizi di architettura e ingegneria
introdotta dal Decreto Legislativo 36/2023, facendo riferimento al
testo del provvedimento già esitato dal Consiglio di Stato e dalla
Conferenza Unificata presso la Presidenza del Consiglio dei
Ministri.
Progettazione
Il Correttivo, con l’art.10, modifica l’art.43 del nuovo codice,
eleva da uno a due milioni la soglia oltre la quale, dal prossimo
1° gennaio, i progetti devono essere redatti in BIM. Questa
modifica dipende probabilmente dalla consapevolezza del legislatore
della carenza di professionalità già formate e di attrezzature
adeguate presso le pubbliche amministrazioni medio-piccole
che non sono ancora pronte per interagire con i liberi
professionisti, già formati ed in grado di utilizzare il BIM.
Per superare tale criticità non bastano le proroghe o
l’innalzamento delle soglie, ma è soprattutto necessaria ed
inderogabile una serrata campagna di formazione sul BIM, estesa sia
alle pubbliche
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