Il principio di equivalenza, introdotto nel
nostro ordinamento dal legislatore europeo tramite la Direttiva
2014/24/UE e recepito nel Codice Appalti (d.Lgs. n. 36/2023),
rappresenta una garanzia fondamentale di trasparenza e concorrenza.
Esso consente alle stazioni appaltanti di accettare soluzioni
alternative che soddisfano i requisiti richiesti, purché
equivalenti in termini funzionali e prestazionali.
Tale principio permea ogni aspetto della disciplina degli
appalti pubblici: ammettere alla comparazione prodotti, aventi
specifiche tecniche equivalenti a quelle richieste, infatti,
soddisfa la logica del risultato e risponde ai
canoni di imparzialità e buon andamento,
implementando la massima partecipazione alle pubbliche gare.
Offerta tecnica: come e quando si applica il principio di
equivalenza?
A ricordarlo è il TAR Lombardia con la sentenza
del 13 dicembre 2024, n. 994, accogliendo il ricorso
di un OE contro l’aggiudicazione in favore di un altro concorrente,
a cui era seguita la stipula del contratto per la fornitura di un
prodotto.
Nel caso analizzato, la stazione appaltante aveva richiesto
specifici prodotti
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.