Dopo un periodo di crescita straordinaria, il settore
dell’ingegneria e dell’architettura si prepara ad affrontare una
fase di rallentamento.
Secondo il rapporto diffuso dal Consiglio Nazionale
degli Ingegneri (CNI) in occasione della Giornata della
libera professione, il settore ha beneficiato di un boom economico
post-pandemia, ma il ciclo positivo potrebbe ora subire una battuta
d’arresto. Il ridimensionamento degli investimenti in costruzioni e
la revisione degli incentivi fiscali prefigurano
uno scenario più complesso per i professionisti del settore nei
prossimi anni.
Il futuro dei liberi professionisti: le previsioni del CNI
Lo shock economico innescato dalla pandemia ha innescato una
fase espansiva nel comparto ingegneristico,
trainata dalla ripresa dell’edilizia e dagli incentivi governativi.
Tra il 2021 e il 2023, il reddito medio degli ingegneri iscritti a
Inarcassa ha registrato un’impennata del 60% rispetto ai livelli
pre-pandemia, passando da 34.775 euro annui nel 2020 a 59.000 euro
stimati nel 2023.
Più in dettaglio, nel 2021 il reddito professionale medio annuo
degli ingegneri si è attestato a 44.459 euro, a fronte di
…continua a leggere
Tutti i diritti dei contenuti presenti in questo articolo sono della fonte e vengono riportati solo per “diritto di breve citazione” (art. 70 Legge n. 633/1941), indicando sempre la fonte, con relativo link al sito di provenienza. Leggi il Disclaimer.