

L’affidamento dei contratti pubblici di importo
inferiore alla soglia comunitaria continua a
essere un tema di rilievo per le stazioni appaltanti, soprattutto
in relazione all’applicazione del principio di
rotazione degli operatori economici e alle possibili
deroghe, con facoltà di invito dell’operatore
uscente.
Tema affrontato sotto diversi punti di vista dal
Supporto Giuridico della Provincia autonoma di
Trento con il
parere del 9 gennaio 2025, n. 473, nel quale ha
chiarito i dubbi di una Stazione Appaltante sulla possibilità di
adottare la procedura negoziata senza bando in luogo
dell’affidamento diretto per servizi e forniture di importo
inferiore a 140mila euro, oltre che sulle modalità di applicazione
del principio di rotazione.
Affidamenti sottosoglia: quando si applica il principio di
rotazione?
Il primo quesito posto dalla stazione appaltante riguarda la
possibilità di applicare la procedura negoziata senza
bando (art. 50, comma 1, lett. e, del d.lgs. 36/2023)
anche per importi inferiori a 140mila euro, al fine di favorire una
maggiore
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