

Più volte si è sottolineato in queste pagine quanto sia
importante, in materia di bonus fiscali, adottare un comportamento
prudente, preciso e meticoloso, e di quanto sia altrettanto
fondamentale ricorrere all’istituto dell’interpello prima di
assumere comportamenti fiscalmente rilevanti, e spesso
irreversibili, come la fruizione dello sconto in fattura. Si è
altresì detto che lo Stato ha a disposizione strumenti di controllo
e di repressione dei comportamenti fraudolenti e irregolari, molto
potenti ed efficaci.
Per questo motivo, si è cercato di seguire in questi anni le
continue carambole normative, passo dopo passo, nella
consapevolezza che “la legge non ammette ignoranza” e senza molta
fiducia che il caos normativo potesse, un domani, costituire una
giustificazione per omissioni o errori legati alla fretta o alla
scarsa conoscenza della materia. Il tempo ci ha dato ragione.
Gli orientamenti giurisprudenziali
Le prime sentenze che hanno trattato la materia del Superbonus
si sono rivelate piuttosto “disorientanti”, poiché i giudici
(trattandosi di una tematica senza precedenti) si sono espressi con
opinioni contrastanti. Tuttavia, ora
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