
«Un’edilizia che si consolida, avviandosi verso una maggior strutturazione delle imprese». Tradotto: stop al boom di lavori degli ultimi anni dovuto soprattutto al superbonus del 110%; riduzione delle imprese più piccole, vuoi perché assorbite vuoi perché si sono fuse con altre per poter avere appalti di maggiori dimensioni; numero di lavoratori stabile ma con ormai più della metà provenienti dall’estero, soprattutto Albania e Marocco, e un’età media superiore ai 50 anni.
Questo il succo del report dell’Ance, l’Associazione costruttori della provincia, illustrato ieri dal presidente Paolo Valvassore e dal direttore Marco Massone, con i responsabili dei servizi Cristiano Zanardi, Romano Mutti e Stefano Ponzano.
Un po’ di numeri
Il numero delle imprese è calato rispetto al 2023 (da 900 a 882) così come quello dei lavoratori (da 6141 a 6127), anche se quest’ultimo resta ai massimi superando i 6055 del 2008. Quelle più piccole (fino a tre dipendenti) rappresentano
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