

La registrazione tardiva del contratto di
locazione con regime di cedolare secca comporta il
pagamento di una sanzione, differente se il ritardo sia inferiore o
superiore ai 30 giorni dalla decorrenza del contratto.
Registrazione tardiva contratto con cedolare secca: il Fisco
sulle sanzioni
A specificarlo in risposta al quesito di una contribuente è
Fisco Oggi, ricordando quando previsto dal d.P.R.
n. 131/1986 (Testo Unico delle disposizioni concernenti
l’imposta di registro).
Nel caso in esame, la registrazione riguarda un contratto già
decorrente dal 1° gennaio 2025 e per il quale sono quindi già
trascorsi i 30 giorni di flessibilità previsti dalla norma.
Secondo quanto disposto dall’articolo 69 del d.P.R. n.
131/1986, come modificato dall’articolo 4 del d.Lgs n.
87/2024, si applica la sanzione amministrativa pari al 120%
dell’imposta dovuta in caso di:
- omissione della richiesta di registrazione
degli atti e dei fatti rilevanti ai fini dell’applicazione
dell’imposta; - presentazione delle denunce previste dall’articolo 19 dello
stesso testo unico.
Diverso il caso di richiesta di registrazione effettuata con
ritardo non superiore a trenta giorni: la sanzione
amministrativa
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