

Superbonus, Ecobonus, Sismabonus: dopo anni di incentivazione a
colpi di detrazioni fiscali, arriva il momento della verifica.
Quando un intervento di riqualificazione energetica o di
adeguamento antisismico modifica la rendita catastale di un
immobile? È sempre obbligatorio aggiornare i dati catastali? E
soprattutto, cosa succede se l’immobile non è stato
regolarizzato?
A queste domande ha cercato di rispondere l’incontro promosso
dalla Direzione Centrale Servizi Catastali, Cartografici e di
Pubblicità Immobiliare dell’Agenzia delle Entrate, a cui ha
partecipato anche il Gruppo di Lavoro Catasto del Consiglio
Nazionale dei Periti Industriali (CNPI). Un confronto tecnico di
rilievo, nato sulla scia del Provvedimento
n. 38133/2025, con il quale l’Agenzia ha ufficialmente avviato
una prima fase di controlli sugli immobili oggetto di interventi
edilizi agevolati.
Lettere di compliance e controlli sugli immobili
L’obiettivo del nuovo provvedimento è chiaro: verificare che
tutti gli immobili sottoposti a lavori di efficientamento
energetico e adeguamento antisismico siano in regola sotto il
profilo catastale. In particolare, le verifiche riguarderanno le
unità immobiliari che:
- non
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