

PIEVE EMANUELEL’arresto di Lorenzo Sbraccia, imprenditore e immobiliarista romano fondatore della società Fenice spa, arrestato all’alba di lunedì ieri, contribuisce almeno in parte a chiarire l’anomala querelle esplosa all’inizio dell’estate del 2023 quando si interruppero i rapporti con la società G&G costruzioni Srl, subappaltatore unico per 13 canteri tra Milano e provincia per un valore complessivo delle opere pari a circa 192 milioni (156 per i soli cantieri di via dei Pini 4, 6 e 7 a Pieve Emanuele).
L’azienda G&G avrebbe, quindi, bloccato i lavori e depositato due ricorsi per decreti ingiuntivi da 35 milioni di euro. Stando a quanto ricostruito dalle indagini, Sbraccia avrebbe deciso di interrompere i pagamenti a stato di avanzamento lavori del suo appaltatore. È stato allora che Sbraccia si sarebbe rivolto a Carmine Gallo, l’ex super poliziotto ai vertici di Equalize, chiedendo di trovare un “mediatore” che costringesse la società a sedersi al
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