

Quando un’offerta è “aleatoria” e va esclusa dalla
gara? E una presunta irregolarità fiscale può
fondare un’esclusione anche se i versamenti sono stati effettuati
tempestivamente? Il Consiglio di Stato, con la
sentenza del
16 aprile 2025, n. 3282, interviene su una
controversia nata da una procedura aperta per la concessione di
spazi e servizi, facendo il punto su diverse questioni sensibili
nella materia degli appalti pubblici.
Appalti pubblici: il Consiglio di Stato su requisiti di
partecipazione e caratteristiche dell’offerta
La gara riguardava l’affidamento in concessione, per un periodo
di sette anni, del servizio bar, ristoro e distributori automatici,
suddiviso in tre lotti distinti. L’appellante era inizialmente
risultato aggiudicatario, ma è stato poi escluso per presunte
irregolarità fiscali. La seconda classificata, che
è subentrata nell’aggiudicazione, ha anche contestato la mancata
esclusione dell’OE per il carattere condizionato dell’offerta.
Irregolarità fiscale: no all’esclusione senza accertamento
definitivo
Palazzo Spada ha accolto l’appello principale dell’originaria
aggidicataria in relazione alle presunte irregolarità fiscali. Il
certificato dell’Agenzia
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