

La verifica della necessità di procedere con l’aggiornamento dei
dati catastali è richiesta per qualunque intervento edilizio che
non sia di semplice manutenzione. È infatti compito del committente
incaricare un tecnico per inquadrare l’intervento e stabilire se
rientra in una delle categorie previste dall’allegato B della
circolare n. 1/2006. Si tratta di una valutazione tecnica, spesso
complessa, che richiede un’analisi accurata della tipologia di
intervento, degli effetti prodotti sull’edificio e della loro
rilevanza ai fini catastali. Proprio per questo è necessario
rivolgersi a un professionista esperto.
Se l’intervento è compreso tra quelli “influenti”, occorre
verificare ulteriormente se comporti una variazione della
consistenza dell’unità immobiliare o un incremento della rendita
catastale superiore al 15%.
Solo nel caso in cui si verifichino entrambe le condizioni –
intervento “influente” e incidenza su consistenza o rendita – è
necessario procedere all’aggiornamento catastale.
Gli interventi indicati nell’allegato B
Come spesso accade, le norme – e ancor più le circolari – non
sono sempre di immediata interpretazione. L’allegato B della
circolare n. 1/2006 dell’Agenzia
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