L’accordo tra i diversi enti pubblici e privati potrebbe generare un alto indotto per intervenire sulle abitazioni private del centro storico di Artena e sistemarle anche dal punto di vista edilizio. Il numero degli aderenti al sismabonus sarà la “cartina al tornasole” dei problemi dell’antica Montefortino
Con il sismabonus del 110% sui miglioramenti sismici delle abitazioni si apre una grossa opportunità per il centro storico di Artena. L’opportunità è di migliorare le strutture dal punto di vista statico facendolo a costo zero grazie al bonus introdotto dal Governo. Nel progetto intercettato dal Comune di Artena c’è anche l’Anci, il dipartimento di Ingegneria dell’Università di Roma Tre, l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia e la società M3S.
L’iniziativa è stata presentata ieri dall’Amministrazione comunale ai tecnici di Artena. La prossima settimana sarà presentata al pubblico in un’ulteriore iniziativa. Tutto rientra in un progetto denominato “Salvaguardia, valorizzazione e miglioramento sismico dei centri storici”. È dedicato ai Comuni fino a 5 mila abitati in cui l’Amministrazione si è riuscita ad inserire.
Come funziona ad Artena l’intervento sulle abitazioni private tramite il sismabonus
I proprietari degli immobili dovranno firmare un contratto con gli enti che collaborano con il progetto. Questi ultimi si occuperanno di attuare un piano di diagnostica, miglioramento sismico e monitoraggio delle abitazioni. Secondo quanto riferito ieri, tutto ciò non costerà niente ai privati perché cederanno il credito derivante dal sismabonus. Le lavorazioni saranno eseguite all’esterno degli edifici, che subiranno una “cucitura a secco eseguita mediante barre elicoidali in acciaio inossidabile da applicare mediante apposito mandrino a percussione, senza la necessità di ancoraggio con malte o resine”.
Su ogni edificio sarà poi installato un sistema di controllo dei parametri significativi dal punto di vista strutturale che avviserà un’apposita stazione di monitoraggio nel caso in cui dovessero esserci problemi strutturali. Il tutto comprende anche una polizza assicurativa per eventuali danni non accidentali alle apparecchiature del monitoraggio sismico con relativa sostituzione.
Talone: “Inizieremo a breve i sopralluoghi e dedicheremo un ufficio a queste pratiche”
“Si tratta di un’opportunità importante per il nostro Comune – ha dichiarato il Vice Sindaco Loris Talone –. È bene, per questo, che tutti i cittadini che risiedono o che hanno abitazioni nel nostro centro storico colgano al volo questa possibilità di miglioramento della sicurezza della propria abitazione, aumentandone, altresì il valore economico. In questo modo avremo l’occasione storica di riqualificare e valorizzare il patrimonio edilizio esistente e puntare realmente al rilancio turistico ed economico di Artena”.
“Inizieremo a breve – ha concluso il Vice Sindaco Loris Talone – sopralluoghi e verifica di tutto il patrimonio esistente nel nostro Centro storico, anche con l’avvio di una commissione specifica di lavoro, puntando così alla collaborazione di tutta la cittadinanza”. Durante la riunione di ieri il vice sindaco ha anche affermato che per queste pratiche il Comune creerà uno sportello apposito per velocizzare il tutto, che con la situazione attuale del Comune è un bell’impegno.
La cartina al tornasole del centro storico di Artena
Uno dei requisiti che si deve avere anche ad Artena per accedere al sismabonus è la legittimità dell’immobile. “Ma come, il centro storico non è a norma?” potreste chiedervi. Ebbene il numero di pratiche che saranno portate a termine potrebbe testimoniare proprio quanto gli edifici del centro storico siano in regola. I tecnici, ad esempio, dovranno approfondire il seguente aspetto.
Nel centro storico non ci sono casette isolate ma, nella maggior parte dei casi, palazzi con più unità abitative, ognuna delle quali ha entrate indipendenti. Questi appartamenti condividono però con gli altri le strutture. Dunque sarà da vedere se, come con i condomini, anche una sola difformità potrebbe bloccare l’intervento su tutto il palazzo.
Allo stesso tempo, la possibilità di ottenere lavori gratis per circa 90 mila euro ad abitazione potrebbe essere un grande stimolo alla regolarizzazione. Se vincerà l’appetito dell’opportunità il centro storico potrebbe risolvere in un sol colpo le questioni più spinose che lo rendono un peso sul patrimonio privato più che un capitale immobiliare su cui investire. Incrociamo le dita e stiamo a vedere.
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