Nelle scorse ore il Ministro Sergio Costa si è espresso nuovamente sulla questione “rimborsi” relativa al Bonus Mobilità. Il Ministro ha comunicato infatti, che i bonifici stanno giungendo nelle casse degli italiani a ritmo spedito e afferma che ben 100.000 italiani sono già stati rimborsati a dovere. Ulteriori buone notizie inoltre, per tutti coloro che ancora devono ricevere l’accredito da parte del Governo. Costa ribadisce che mancano pochissimi giorni e, in alcuni casi, anche solo pochissime ore.
Bonus Mobilità: la prima ondata di rimborsi è quasi conclusa
In luogo luogo quindi, una buona notizia per tutti coloro che stanno attendendo con impazienza l’accredito del Governo. In poche parole, la prima ondata di rimborsi è quasi conclusa. Abbiamo specificato “prima ondata” proprio perché mancano ancora tutti i cittadini che non hanno potuto accedere alla piattaforma governativa durante le prime ore dall’apertura della stessa. Ad ogni modo, sembra che il mood della questione sia chiaro e limpido: state tranquilli, tutti avranno i soldi promessi. Ricordiamo che fate ancora in tempo a richiedere il rimborso per un mezzo EV (monopattino, eBike, bici classica) acquistata precedentemente. C’è tempo fino al 9 dicembre infatti, fate presto.
L’obiettivo del Ministero è capire quanti soldi servano ancora per coprire tutte le istanze e le richieste emerse fino a questo punto. Attenzione però; per il secondo giro di rimborsi si partirà dal mese di gennaio, tutt’al più da febbraio. Per quanto concerne i fondi invece, Costa ha specificato che i soldi arriveranno dalle aste verdi e potranno essere utilizzati soltanto per operazioni come i rimborsi legati all’acquisto di mezzi ecosostenibili.
In poche parole, non potranno essere utilizzati per altre attività quindi. Tale precisazione è dovuta al fatto che, ultimamente, si stava ipotizzando che questi fondi potessero venir spesi in altri settori, come i ventilatori per contrastare l’emergenza negli ospedali. Purtroppo però, non è possibile ciò. Il denaro infatti proviene da altre fonti che non sembrano essere le stesse che son servite per la prima ondata di rimborsi relativi al Bonus Mobilità.
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