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Superbonus, il Comune: «Serve digitalizzare l’archivio» – Il Gazzettino

CONEGLIANO
La mole delle carte richieste dall’iter burocratico d’accesso al superbonus 110% per le detrazioni fiscali sulle ristrutturazioni si rivolta contro i Comuni, costretti a far fronte alle richieste dello Stato, attraverso le pratiche presentate dai professionisti, scontrandosi con una realtà inadeguata ai tempi. Prolungamenti eccessivi per ottenere delle risposte sugli studi di fattibilità presentati all’ufficio competente del Comune di Conegliano stanno esasperando gli addetti ai lavori, ma dall’amministrazione arrivano segnali confortanti.
«Non poter disporre di un’archiviazione digitale è un grande problema che rallenta tutto – spiega Giovanni Tel, dirigente del Comune Per l’attività produttiva è iniziata cinque anni fa, per l’edilizia è stata introdotta solo da tre anni. Il pregresso è quindi di decenni e moltissime pratiche fanno riferimento a documenti degli anni ’60, ’70… La digitalizzazione dell’archivio diventa prioritaria nell’ottica di fornire al cittadino un servizio di qualità. Servirà coinvolgere un service per la sua gestione, ma credo sia il momento di modernizzare anche queste funzionalità. Già molte operazioni si possono fare attraverso la pec e i pagamenti in digitale. Per le pratiche Suap e Sue ormai la carta è stata eliminata, ma il caso del superbonus è diverso».
L’Ufficio Edilizia Privata è comunque corso ai ripari e da un paio di settimane gli orari sono stati estesi. Gli stessi dipendenti si sono resi disponibili a lavorare anche il martedì pomeriggio, oltre ai normali rientri pomeridiani del lunedì e giovedì. «L’obiettivo chiarisce Tel è quello di smaltire le pratiche nel giro al massimo di 45 giorni contro i 70/80 della media attuale, tenendo anche conto che non c’è solo il superbonus, ma sono varie le pratiche di cui ci occupiamo e quando si tratta di Ctu (con il coinvolgimento quindi del tribunale), questi procedimenti hanno la precedenza. In questo caso, ad esempio, siamo perfettamente nei tempi e nel giro di 30/35 giorni vengono evasi».
La speranza è quella che riuscendo a digitalizzare la vecchia documentazione l’iter possa essere semplificato, soprattutto per non replicare il problema se il bonus diventasse strutturato in futuro, un traguardo che renderebbe all’avanguardia gli uffici stessi a fronte di un problema diffuso in quasi tutti i Comuni della provincia. L’avvento della zona rossa potrebbe comunque portare ulteriori difficoltà, ma il dirigente rassicura anche su questo: «Se ci saranno delle urgenze le accoglieremo, se possibile, sempre previo appuntamento».
Chiara Dall’Armellina
© RIPRODUZIONE RISERVATA
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Source: ilgazzettino.it

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