L’attualità di questi giorni ci porta a parlare di Rigenerazione Urbana e Super-Ecobonus 110%. Abbiamo ascoltato il punto di vista del geometra Giovanni Battistella, di Cassano Magnago: “serve un radicale cambio di passo”.
Legnanese – Varesotto – L’economia italiana ha bisogno di ripartire e la scelta di dare alle nostre città una “Rigenerazione” significa far ripartire, in ogni comune, delle aree che tutt’oggi risultano abbandonate.
“Rigenerazione Urbana”: che cos’è?
Per “Rigenerazione Urbana” si intende proprio un programma studiato per riqualificare un territorio come rimedio al degrado urbano.
Dalle mappature delle nostre città infatti, emergono delle vaste porzioni di territori abbandonati, ai quali serve approcciarsi con delle continue demolizioni, ricostruzioni e ri-funzionalizzazioni in ogni sua parte che tengano conto delle esigenze specifiche del contesto.
I volti delle città che cambiano
“Il criterio di Rigenerazione Urbana messo in atto dal Governo è un buon criterio perché consente di far ripartire delle parti di città – lo afferma Giovanni Battistella, geometra in Cassano Magnago –. In ogni comune – prosegue il geometra – ci sono delle aree complesse che vanno recuperate.
Pensiamo per esempio ai nostri centri storici, spesso definiti “i salotti delle nostre città”, sono parti determinanti che hanno bisogno di essere riqualificate e con loro tutto ciò che ruota loro intorno, per consentire poi di realizzare nuovi parcheggi, piste ciclabili e altro, andando incontro al decadimento in cui sconfinerebbero queste porzioni di città.
Compiendo questi lavori si vanno ad individuare i soggetti interessati alla riqualificazione, modificando anche talvolta i PGT (Piano di Governo del Territorio), andando incontro anche a difficoltà urbanistiche. Grazie però proprio alla Rigenerazione Urbana, alcune parti di città rivedono una nuova luce e vengono recuperate abbattendo gli sprechi dell’inutilizzo”.
Il Super-Ecobonus 110% per una visione green
Accanto alla Rigenerazione Urbana, in ottica di mentalità green, ben si accosta l’iniziativa del Super-Ecobonus 110%.
“E’ un’iniziativa interessante, con delle visioni però a cui il nostro Stato non è ancora abituato. La norma se applicata è molto valida e garantisce un notevole risparmio di Co2, il problema è ancora una volta la burocrazia e tutti i cavilli burocratici che ne conseguono.
La legge del Super-Ecobonus 110% – spiega Battistella – forte della sua burocrazia, fatica ad attirare del tutto, il metodo farraginoso e il numero cospicuo di documenti necessari per ottenere le agevolazioni rende le procedure complicate, tanto da dissuadere i richiedenti, trincerandosi dietro la paura di un “e se succede qualcosa” o di una mal interpretazione della legge stessa che rischierebbe poi di bloccare i lavori.
Proprio in questi giorni il Governo Draghi si sta muovendo per snellire le pratiche e rendere più scorrevoli le procedure per poterne fare richiesta.
Detto ciò – conclude Battistella – il superbonus 110% resta una legge molto valida per mettere in moto l’economia. I lavori che aumentano l’efficienza energetica degli edifici e la loro messa in sicurezza rappresentano un punto di svolta significativo che può portare davvero ad un cambio di passo in una logica di green economy che però, in Italia, si scontrano ancora con delle difformità trascinate fino a noi dal passato”.
Jessica Urbani
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