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Le insidie del superbonus 110% “Bisogna prima informarsi bene” – il Resto del Carlino


Renzo Paccapelo, presidente di Confabitare
Renzo Paccapelo, presidente di Confabitare

“Bisogna informarsi bene riguardo al superbonus 110% e non bisogna dar credito alle leggende metropolitane”. A parlare è Renzo Paccapelo, presidente di Confabitare Fermo, che aggiunge: “C’è stata la proroga del bonus e l’Agenzia delle Entrate ha chiarito ogni ragionevole dubbio in merito alle procedure di acquisizione, quindi, amministratori, condomini, professionisti, tecnici, non hanno più scuse per ritardare i lavori. In non pochi immobili condominiali non si fanno assemblee da molti mesi, in alcuni casi da due anni e…

“Bisogna informarsi bene riguardo al superbonus 110% e non bisogna dar credito alle leggende metropolitane”. A parlare è Renzo Paccapelo, presidente di Confabitare Fermo, che aggiunge: “C’è stata la proroga del bonus e l’Agenzia delle Entrate ha chiarito ogni ragionevole dubbio in merito alle procedure di acquisizione, quindi, amministratori, condomini, professionisti, tecnici, non hanno più scuse per ritardare i lavori. In non pochi immobili condominiali non si fanno assemblee da molti mesi, in alcuni casi da due anni e questo pur in presenza della pandemia, è inaccettabile. Tanto più che come è possibile rilevare dai siti specializzati le assemblee in streaming stanno registrando presenze superiori rispetto alle assemblee in presenza con partecipazione mista di giovani ed anziani”. Paccapelo analizza anche un altro aspetto, che non ha nulla a che vedere con i tanti e ingiustificati richiami alla necessità di avvalersi di un consulente: “Riguarda la fase propedeutica al superbonus 110%. Quella per intenderci relativa all’approntamento di un piano di fattibilità del bonus stesso, atteso che l’immobile non sia oggetto di abusi insanabili e possa con gli interventi trainanti passare a due classi energetiche superiori rispetto all’attuale. In questo caso occorre la massima cautela e perspicacia dei condomini, oltre ad una buona dose di professionalità dell’amministratore. Perché? Per la semplice ragione che può capitare e non deve, che il piano di fattibilità redatto da un tecnico e in alcuni casi dall’amministratore “potrebbe” non essere “sposato” dalla ditta esecutrice, che ne richiederebbe uno eseguito da un tecnico di fiducia. Ora il piano di fattibilità, come ogni altra operazione relativa al superbonus 110% è spesata all’interno dell’operazione, ma, se la ditta esecutrice richiede un suo piano di fattibilità, il primo, quello redatto dall’amministratore o da un tecnico incaricato dall’assemblea i condomini dovranno pagarlo di tasca propria e questo non è condivisibile”. Paccapelo sottolinea come occorra fare attenzione e assumere tutte le necessarie informazioni prima delle assemblee deputate a deliberare sulla fattibilità del superbonus o sulla scelta della ditta esecutrice, così come del soggetto percettore del bonus fiscale, evitando di pagare commissioni eccedenti quelle correnti, con aggravio in questo caso sempre per i condomini: “In ultima analisi occorrerebbe forse un consulente in assemblea, un delegato della proprietà in grado di sventare quelle criticità non previste, ma prevedibili in danno dei condomini. Tutto ciò, tenuto conto della vantaggiosità indubbia del superbonus”.

Fabio Castori

Source: ilrestodelcarlino.it

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