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“Superbonus, la Regione svegli i Comuni” – LA NAZIONE


Laura Dimiziani, responsabile della Cna per l’area di Terni
Laura Dimiziani, responsabile della Cna per l’area di Terni

Sui Superbonus la Regione intervenga per velocizzare l’accesso agli atti nei Comuni e semplificare le procedure”. La Cna lancia un nuovo appello per favorire l’agevolazione fiscale, prevista nel ‘Decreto Rilancio’, sugli interventi infrastrutturali e di efficienza energetica. Una misura che rappresenta un’autentica ancora di salvataggio per un’economia a pezzi ma che si scontra con la burocrazia. “Urgente un atto di…

Sui Superbonus la Regione intervenga per velocizzare l’accesso agli atti nei Comuni e semplificare le procedure”. La Cna lancia un nuovo appello per favorire l’agevolazione fiscale, prevista nel ‘Decreto Rilancio’, sugli interventi infrastrutturali e di efficienza energetica. Una misura che rappresenta un’autentica ancora di salvataggio per un’economia a pezzi ma che si scontra con la burocrazia. “Urgente un atto di indirizzo della Regione che consenta di semplificare le procedure in tutti i Comuni dell’Umbria e velocizzare i tempi per l’espletamento delle pratiche”. Così la Cna, all’indomani dell’incontro tra Anci, rappresentanti degli Ordini tecnici, associazioni delle imprese e la stessa Regione.

“Valutiamo positivamente che Anci Umbria e Regione abbiano convocato l’incontro che avevamo richiesto – afferma Laura Dimiziani, responsabile Cna per l’area di Terni –. Visto l’enorme interesse che il Superbonus sta riscuotendo sia tra i proprietari degli immobili che tra le imprese esecutrici dei lavori, e viste le indiscrezioni che parlano di una probabile proroga al 2023, la convocazione del tavolo è un primo passo importante. Ma vanno superate le misure adottate finora che, oltre a essere insufficienti, anziché risolvere i problemi li moltiplicano”. Ancora disarmanti i tempi di risposta dei Comuni. “Nelle settimane scorse avevamo già detto della situazione di Terni, Narni e Amelia. Stavolta ci siamo concentrati sugli altri Comuni. Tra i centri fino a 5mila abitanti. Acquasparta presenta un buon livello di digitalizzazione e ha adibito una persona solo all’evasione delle richieste di accesso agli atti, riducendo a venti giorni i tempi di risposta. Montecastrilli, invece, ha fascicoli cartacei e impiega un mese e mezzo per rispondere. Difficoltà anche a Stroncone, che ha archivi cartacei e non ha personale dedicato. Scansione ottica degli archivi ancora lontana a Calvi e Arrone, anche se in entrambi i Comuni c’è un buon livello di preparazione degli addetti”. Situazione migliore nell’Orvietano: tempi di risposta dai 23 giorni a Castel Viscardo, 7 a Baschi, 2 settimane Allerona e Porano, 1-2 settimane di Orvieto.

Source: lanazione.it

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