Può sembrare un’ottima soluzione, ma è bene controllare con attenzione i requisiti e gli adempimenti burocratici per non incorrere in spiacevoli errori
Il superbonus non è la manna che risolve tutti i mali. Ecco perché gli esperti del Centro Tutela Consumatori Utenti (CTCU) hanno aggiornato la “Guida pratica in tema di Superbonus 110%” (https://www.consumer.bz.it/it/guida_agevolazioni_fiscali) al fine di fornire al consumatore un valido aiuto a gestire questa valida opportunità, ma non per tutti.
È una buona opportunità se vista in un ottica di integrale ristrutturazione energetica dell’edificio, con possibilità di detrarre i costi o cedere il proprio credito a terzi. Tale opportunità però si potrebbe rivelare un vero e proprio incubo nel caso in cui qualcosa andasse storto nell’esecuzione dell’opera o non venissero rispettati alla lettera i presupposti e gli adempimenti burocratici previsti dalla legge.
Il CTCU propone tre riflessioni da fare prima di procedere con l’incarico a tecnici e ditte esecutrici dei lavori.
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Il ruolo del consumatore
Per godere del Superbonus 110% è necessario realizzare lavori di una certa consistenza, anche da un punto di vista economico. Si parla di opere per importi molto alti, del calibro anche di 100.000 euro. Ecco perché il consumatore deve giocare in tutta la vicenda un ruolo di soggetto attivo, chiaramente facendosi coadiuvare da soggetti professionalmente qualificati. Il consumatore deve avere bene chiaro cosa sta andando a realizzare e come. Deve seguire attentamente i vari step nell’esecuzione dei lavori fino all’ultimazione degli stessi. Insomma deve essere un soggetto responsabile, dato che, se in un successivo controllo da parte dell’Agenzia delle entrate venisse accertato e contestato al consumatore di non aver diritto al Superbonus 110%, causa errore o la mancanza di requisiti, chi risponde in prima persona e quindi deve rifondere all’Agenzia delle entrate quanto portato in detrazione più la sanzione è il consumatore stesso! Chiaro che poi lui avrà azione di rivalsa nei confronti di tecnici e ditte costruttrici, ma ciò solo dopo essere riuscito a provare una loro responsabilità. Intanto la restituzione degli importi e la sanzione sono da pagare.
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Qualità dei prodotti, raccolta di preventivi e confronto tra gli stessi
La possibilità di portare in detrazione i costi o di cedere il proprio credito a terzi offre anche l’opportunità al consumatore stesso di realizzare lavori di risparmio energetico utilizzando materiali buoni e avvalendosi di ditta professionali. Con questo vogliamo dire che è il consumatore, coadiuvato da un buon tecnico, che deve decidere in ultimo che tipo di lavori vuole realizzare. Per questo compete al consumatore, dopo aver deciso quale genere di opera vuole realizzare, raccogliere preventivi presso ditte che ha accuratamente scelto e confrontare i vari preventivi per giungere a una decisione responsabile e personale.
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Valutare bene il Superbonus in confronto con le altre possibilità di detrazione fiscale
Come ben sappiamo accanto oltre al Superbonus 110% è possibile realizzare lavori di risparmio energetico sull’immobile, con una detrazione pari al 50% o al 65% a secondo dei lavori che si vogliono realizzare, o di ristrutturazione immobiliare, con detrazione pari al 50%. Per accedere a tali detrazioni l’iter da seguire è più semplificato e meno laborioso.
Con ciò consigliamo di valutare molto bene se nel caso specifico in cui ci si trovi è meglio avvalersi di questo genere di detrazioni fiscali o di avventurarsi nella procedura del Superbonus 110%.
Source: ambienteambienti.com
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