La versione definitiva del Recovery Plan è attesa per il prossimo 30 aprile. Ma dalla bozza ottenuta in anteprima da Mediaset, e pubblicata lo scorso 12 marzo, sono già emersi numerosi dettagli in più sulle misure che il governo Draghi sottoporrà al vaglio della Commissione europea. Fra le novità è comparsa, a pagina 243 del documento, anche la proroga del Superbonus al 110% “per l’efficienza energetica e la sicurezza degli edifici”.
Secondo il progetto di Palazzo Chigi, l’estensione della misura Superbonus 110% si applicherebbe agli interventi effettuati fino al 31 dicembre 2023. Ricordiamo che l’orizzonte temporale del Superbonus attualmente in vigore si esaurisce il 30 giugno 2022, sia per gli interventi ascrivibili al Super Ecobonus sia per quelli del Super Sismabonus.
Superbonus 110%, gli obiettivi della proroga
La proposta, dato il suo valore in termini di sostenibilità ambientale, rientrerebbe fra i progetti finanziabili tramite il Next Generation EU (Recovery Fund). Nell’ultima bozza del Recovery Plan viene spiegato che “l’obiettivo dell’iniziativa è prorogare la misura Superbonus, dall’attuale 2021 al 2023… l’estensione della misura mira a triplicare l’effetto positivo, in termini di risparmio energetico annuo generato dagli interventi di riqualificazione energetica, stimolato dal normale Ecobonus, passando a interventi di riconversione profonda”.
Il governo punta così a riformare 3 milioni di metri quadri all’anno, corrispondenti a circa l’1% della superficie totale occupata dagli edifici residenziali. “Inoltre, i risultati attesi mirano a triplicare i risparmi annuali generati dalla Ecobonus, quantificato in 0,3 tonnellate equivalenti di petrolio (Mtep) di risparmi annui supplementari derivanti da nuovi interventi, partendo da una base di riferimento del livello attuale di risparmio energetico generato dall’Ecobonus pari a 0,1 Mtep di risparmi annui”, ha precisato l’esecutivo nel documento.
Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.