CATANZARO È Catanzaro la città da cui è partita la mobilitazione contro gli ormai annosi e mai risolti disservizi della piattaforma CalabriaSue che la Regione Calabria ha adottato quale unico canale per ricevere tutte le pratiche legate all’attività edilizia sul suolo regionale. È quanto riferisce una nota in cui un nutrito gruppo di professionisti si rivolge ai consiglieri regionali e alla giunta.
Da tempo, l’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catanzaro ha sollevato pubblicamente la questione con i vertici regionali. Ieri, poi, circa 330 ingegneri, architetti e geologi catanzaresi – proseguono – grazie al coinvolgimento attivo promosso dall’ing. Gilberto Mastroianni, hanno sottoscritto una lunga e dettagliata lettera che ripercorre tutto il tortuoso iter che ha caratterizzato la piattaforma e le criticità che la rendono di fatto inutilizzabile. Primo firmatario della missiva il presidente dell’Ordine degli Ingegneri catanzaresi Gerlando Cuffaro, assieme a diversi componenti del Consiglio dell’Ordine.
Le preoccupazioni dei professionisti riguardano ad esempio il rischio che le pratiche per il Superbonus 110% e per il Sismabonus 110% non possano partire, tagliando definitivamente le gambe ad un settore come l’edilizia che è colonna portante dell’economia regionale e che è in crisi.
Un dato su tutti mette in evidenza quanto CalabriaSue sia inadatto: in tutta la regione, quindi su 402 Comuni, il sistema riesce ad accogliere giornalmente un numero di pratiche non superiore a 15. Praticamente una sola richiesta al giorno ogni 27 Comuni: un dato che non ha bisogno di essere commentato.
Nonostante questi dati, si legge nella lettera, la Regione Calabria «definisce il Sistema SUAP/SUE “buona pratica”» tanto che in una risposta alla nota prot. n. 84874 del 23-02-2021 inviata dal Dirigente della Regione Calabria all’Ordine degli Ingegneri di Catanzaro si specifica che «la Regione ha perseguito e raggiunto obiettivi di economicità, efficienza e buona amministrazione».
La lettera ai Consiglieri regionali e ai membri della Giunta si conclude, dunque, così: «Crediamo fortemente che ad oggi la piattaforma rappresenta l’ennesimo fallimento rispetto alle finalità per le quali è nata, indipendentemente dalle considerazioni estremamente di parte che la Regione possa esternare. Le soluzioni già proposte riteniamo siano valide e che da subito debba cessare l’utilizzo di due piattaforme. L’Ordine degli Ingegneri di Catanzaro aveva proposto la cancellazione di tale inutile sistema che mortifica tutti gli operatori, ma nel momento cruciale, in primis, la classe politica di maggioranza l’ha voluto mantenere per come era stato concepito dalla precedente gestione: ci chiediamo il perché. Consapevoli di essere ancora lontani dalla via della semplificazione amministrativa da tutti auspicata nonché dettata dalle norme vigenti, oggi, nostro malgrado, osservati gli scadenti standard evolutivi fin qui raggiunti dal nuovo sistema telematico introdotto dalla Regione Calabria, nell’interesse dell’intero comparto dei tecnici professionisti, sollecitiamo il passaggio ad una fase transitoria che, nelle more della completa e definitiva risoluzione di tutte le disfunzioni del sistema telematico SUE, consenta di superare definitivamente l’attuale situazione di stallo che, in quanto unico strumento di trasmissione possibile, si configura quale interruzione di servizi pubblici essenziali».
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