Il Bonus mobili è stato prorogato per il 2021 ed il tetto di spesa è stato aumentato. Come se ne usufruisce e come richiederlo.
Quando si ristruttura un appartamento si può ottenere un rimborso dallo Stato del 50%. Per ottenerlo è necessario aprire la Cila e fare formale richiesta. Il recupero della somma investita per la ristrutturazione avviene sotto la forma di detrazione fiscale, ottenibile nell’arco di 5 anni.
Il Bonus è finalizzato ad incentivare le migliorie degli appartamenti privati, specialmente nei centri storici, dove gli appartamenti sono più frequentemente dotati di impianti vecchi e poco sicuri.
Questo incentivo non comprende solo i miglioramenti strutturali di un appartamento, ma anche i mobili e gli elettrodomestici in esso contenuti.
Nell’ultimo anno si è parlato molto del Superbonus 110. Esso consente, nel caso in cui il privato non possegga la somma necessaria a fare i lavori di ristrutturazione, la cessione a terzi del debito.
In sintesi, un privato che voglia apportare migliorie energetiche al proprio appartamento o condominio, può cedere il debito a banche o imprese. Otterrà così la ristrutturazione a costo zero.
Lo stesso meccanismo non è valido per il bonus mobili. Il rimborso potrà essere effettuato solo tramite detrazione fiscale.
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Il Bonus mobili 2021
Per il 2021 è previsto un innalzamento del tetto di spesa per il Bonus mobili. La detrazione IRPEF del 50% sarà possibile per l’acquisto di mobili o elettrodomestici fino a 16.000 euro. L’agevolazione sarà possibile per tutti gli acquisti fino al 31 dicembre 2021.
Sono compresi nel bonus mobili: armadi, librerie, cassettiere, sedie, tavoli, comodini, divani, materassi apparecchi per l’illuminazione ed elettrodomestici nuovi di classe A+
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La data di inizio lavori deve essere antecedente a quella dell’acquisto dei mobili.
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