Recovery Plan, le Commissioni TLC e Industria chiedono censimento reti, bonus fibra, potenziamento del Piano Transizione 4.0 per le PMI: tutti i dettagli.
Continua il lavoro per una definizione accurata del Recovery Plan e, tra le proposte avanzate dalla Commissione Trasporti e TLC della Camera, ci sono anche quelle sugli investimenti in connettività per realizzare una piattaforma edge cloud nazionale e di rafforzare le competenze digitali del Paese. Per la Commissione Industria del Senato il Piano Transizione 4.0 va inoltre potenziato, ampliandolo anche alle piccole imprese. Vediamo tutto in dettaglio.
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Recovery Plan: proposte per la connettività
- Risorse aggiuntive per accelerare la realizzazione di una capillare infrastrutturazione ultra-broadband (banda ultralarga), ovvero la connessione Internet a fibra ottica;
- una mappatura delle reti mobili e il censimento delle reti degli operatori per individuare i siti dove è necessario andare ad investire;
- l’introduzione di un Bonus fibra, che ricalchi i Bonus casa per spingere la domanda, favorire il dispiegamento della fibra effettivamente “to the home” (FTTH) e diffondere l’utilizzo delle connessioni veloci coerentemente con gli obiettivi della Gigabit society;
- di prendere ulteriori iniziative necessarie al fine di garantire la possibilità per gli utenti di accesso gratuito alla rete wi-fi all’interno degli edifici pubblici, nonché in aree aperte al pubblico come le piazze o altri luoghi di ritrovo abituale;
- la realizzazione, anche attraverso l’eventuale associazione con Spc, di una piattaforma edge-cloud nazionale, ritenuta centrale e strategica per l’interesse del Paese: “l’edge-cloud rientra in una più generale prospettiva dell’Internet del futuro e rappresenta la chiave per ottenere i necessari miglioramenti di qualità (throughput, latenza, video delay, download/upload time, ecc.), senza i quali l’evoluzione verso una rete fissa in fibra ottica e mobile 5G (e 6G) non potrà fornire i frutti desiderati”;
- l’attivazione di iniziative per incentivare lo sviluppo di soluzioni 5G per la “Industrial internet” (ambito Industria 4.0) necessarie per aumentare la produttività delle PMI in distretti industriali, riducendo il costo dello spettro e fornendo incentivi alle imprese per l’automazione delle fabbriche attraverso soluzioni IoT e 5G;
- la realizzazione di una piattaforma per servizi di livello applicativo in grado anche di gestire la copertura universale indoor e outdoor nei borghi raggiunti da connettività a banda ultralarga o connessioni 4G o 5G tale da assicurare servizi smart come la gestione intelligente dell’illuminazione, la sicurezza urbana o l’efficienza energetica degli edifici pubblici e privati ovvero la realizzazione di piattaforme regionali o provinciali per il telecontrollo dello stato di ponti e viadotti attraverso l’uso di tecnologie wireless e IoT, potenziando la copertura 4G/5G anche in integrazione con il progetto smart road di Anas;
- una spinta alle competenze digitali in tutti i settori della società e in particolare nella PA, per una formazione riqualificante per dipendenti pubblici e privati che metta al centro del sistema cybersecurity e blockchain.“È infatti fondamentale che la sicurezza cibernetica diventi uno dei fattori abilitanti per la PA e per i privati ma anche il presupposto necessario di un’architettura nazionale di rete agile, evoluta e flessibile per il futuro”;
- di valutare un piano per il calcolo fotonico ultraveloce prevedendo finanziamenti per la ricerca quantistica (Quantum computing & communications) necessari per le reti degli anni 2030 e, al contempo, per continuare ad assicurare la sicurezza informatica del Paese.
Recovery Plan: Piano Transizione 4.0 per le PMI
Particolare focus viene posto dalla Commissione Industria al Senato sul Piano Transizione 4.0, chiedendo che nel PNRR venga valutato il “potenziamento del Piano in ossequio al principio Think small first, al fine di renderlo davvero fruibile per le micro, piccole e medie imprese, anche prevedendo misure specifiche ad esse destinate in modo da valorizzare le loro capacità creative ed adattive, in particolare premiando la propensione agli investimenti attraverso l’aumento della percentuale del credito di imposta riconosciuto per investimenti in beni strumentali nuovi, compresi quelli connessi, quale presupposto e pre-condizione per il rilancio di investimenti in tempi di incertezza”.
La Commissione chiede inoltre di destinare una parte dei fondi del Piano Transizione 4.0 alla riconversione industriale: “occorre rafforzare le competenze delle imprese per la transizione digitale e verde e gli investimenti strumentali, nonché prevedere misure di sostegno alla formazione e all’inserimento di giovani con alta specializzazione”.
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