Economia – Interviene Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo
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Viterbo – “Solo nel 2020 gli imprenditori del settore alberghiero hanno visto bruciare 11 miliardi di fatturato, con cali di presenze turistiche dal 50% al 90%, soprattutto nelle città d’arte. Per questo su tariffe, canoni e costi fissi degli alberghi occorre fare di più. La riduzione del 30% del canone Rai, disposta dal decreto Sostegni, è di fatto inaccettabile: le stanze sono vuote ma ci viene chiesto ugualmente di pagare un abbonamento televisivo, già corrisposto per intero l’anno scorso, per degli apparecchi che nessuno utilizza” afferma la Confesercenti Assohotel in una nota.
“Di fronte a ristori così esigui il minimo che si possa fare è aiutare le imprese a contenere le uscite – prosegue la Confesercenti Assohotel –. Richiamando le parole del presidente Draghi, questo è un anno in cui non si chiedono, si danno soldi. Chiediamo pertanto uno stop, per l’intero anno 2021, a tutti i canoni e le tariffe, da Rai a Siae, insieme al prolungamento dell’esenzione dell’Imu fino alla fine dell’anno. E’ indispensabile, inoltre, un intervento diretto verso i comuni per un abbattimento della tassazione locale, in particolar modo per la Tari, slegata dalla capacità di produrre reddito ed oggi la tassa più odiosa per gli albergatori. Attendiamo quanto prima provvedimenti mirati a favorire gli investimenti privati ed il rilancio del settore: 400 milioni sono già stanziati e disponibili per il ‘Tax credito riqualificazione’, del quale però manca il decreto attuativo. Parimenti, auspichiamo l’estensione dell’ecobonus 110% agli alberghi, ampliandone l’utilizzo anche per gli adempimenti alle normative antincendio, ed il bonus facciate 90% per l’intero edificio, volti a favorire la realizzazione di strutture di accoglienza più moderne e come volano per l’economia turistica dei territori”.
“Ci aspettavamo molto di più – aggiunge Vittorio Messina, presidente di Assoturismo Confesercenti -. Il Dl Sostegni approvato dal Governo non segna alcun cambio di passo rispetto al passato. Le risorse restano esigue e chiaramente insufficienti per dare respiro ad imprese ferme ormai da oltre un anno. Le restrizioni imposte dall’emergenza Covid hanno segnato la chiusura definitiva di migliaia di imprese del turismo, mettendo in ginocchio un’intera filiera, fatta di fatta di agenzie di viaggio, alberghi, stabilimenti balneari, guide turistiche, animatori”.
“Il nuovo governo ha detto tante parole in favore del turismo ma i fatti tardano ad arrivare e anche i pochi aiuti previsti dal Dl Sostegni non saranno disponibili prima di qualche settimana – dichiara Vincenzo Peparello, presidente della Confesercenti di Viterbo, membro della presidenza nazionale e responsabile regionale area Turismo –. Se gli interventi a favore delle imprese non saranno maggiormente adeguati, e ci auguriamo davvero che lo siano con il prossimo scostamento di bilancio, molti di noi non saranno presenti al momento della ripartenza. Il turismo, più di altri comparti può dare un contributo decisivo alla ripresa dell’economia italiana. L’unico obiettivo di governo e istituzioni deve essere quello di sostenere le imprese in questa fase, accelerando sulla campagna di vaccinazione e garantendo liquidità e indennizzi ad un settore che vale il 13% del PIL italiano”.
Confesercenti – Viterbo
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28 marzo, 2021 Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.