Il rifinanziamento dell’Ecobonus è considerato dalle associazioni di categoria come un passo necessario se si vuole rilanciare il settore automotive e se si vuole accelerare il processo di rinnovamento del parco auto circolante in Italia. Eppure, questo non è l’unico metodo per ottenere uno sconto sull’acquisto di un’auto elettrica. O meglio, non lo è per tutti, visto che il governo ha definito il decreto attuativo rivolto alle famiglie meno abbienti che possono quindi avere delle agevolazioni economiche se decidono di scegliere una nuova auto a batteria.
Tutto ruota attorno alla situazione economica dei nuclei familiari calcolata con l’Isee: nel caso in cui quest’ultimo fosse inferiore a 30.000 euro, entro la fine del 2021 si potrà fare propria o acquistare in leasing di un’auto elettrica con un contributo statale pari al 40% della spesa complessiva. La vettura a batteria in questione, però, deve rispondere a due requisiti fondamentali se si vuole accedere allo sconto: la potenza massima erogata dal motore elettrico non deve essere superiore a 150 kW, e il suo prezzo di listino non deve superare i 30.000 euro (al netto dell’IVA). E’ bene precisare che si tratta di un incentivo alternativo, il che significa che può essere utilizzato da solo e non è cumulabile con altre agevolazioni statali. La differenza sostanziale con l’Ecobonus sta quindi nell’Isee, visto che quest’ultimo non prevede limiti di reddito familiare.
Ciò che non cambia invece è il metodo di erogazione: come riporta Il Sole 24 Ore oggi in edicola, il contributo sarà corrisposto direttamente dal concessionario, con quest’ultimo che sarà rimborsato dalle case costruttrici o dagli importatori. Per quello che riguarda invece l’Ecobonus, il governo deve ancora prendere una decisione definitiva: mentre si attende di capire se si propenderà verso il rifinanziamento oppure no, sul giornale si legge che “la relazione della commissione Bilancio della Camera è molto netta sul tema sottolineando che è totalmente assente una politica di sistema organica per il settore della mobilità privata”.
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