05/ottobre/2015 – h. 13.32
La situazione messa a nudo da Confartigianato impone scelte immediate. “Ridurre la pressione fiscale – sottolinea il Gruppo di Presidenza Confartigianato cesenate formato da Stefano Ruffilli, Lorena Fantozzi e Marcello Grassi – è la priorità per i piccoli imprenditori. Tra tasse locali e prelievo dello Stato paghiamo troppo e in modo troppo complicato”.
“Così non si aiuta la ripresa! Confartigianato continua a chiedere una riforma che riduca la pressione fiscale che grava sulle piccole imprese, quelle che meno beneficiano della riduzione dell’Irap. Va ridotta la tassazione sugli immobili produttivi (capannoni, laboratori, macchinari, attrezzature) che non possono essere considerati alla stregua delle seconde case. e va abolito il groviglio Imu-TasiTari, che come nel gioco delle tre carte vede sempre vincente il banco”.
“Dal Governo ci attendiamo che realizzi quanto ha promesso a fine giugno: attuare nella legge di Bilancio i decreti della delega fiscale rimasti in sospeso. Le tasse si paghino sulle fatture incassate e non su quelle emesse come succede oggi”.
“Inoltre chiediamo l’introduzione dell’Iri per avere una aliquota come quella Ires al 27,5% e non quella progressiva Irpef. Altra richiesta è la definizione del nuovo regime forfetario. Anche agli enti locali e ai Comuni, in vista dei bilanci 2016 chiediamo l’alleggerimento della pressione fiscale”.
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