Cos’è il visto di conformità? In cosa si concretizzano
l’asseverazione e la certificazione tributaria? Chi è legittimato a
rilasciare il visto di conformità? In quali casi è necessario venga
rilasciato il visto di conformità sulle dichiarazioni e
comunicazioni fiscali?
Superbonus 110% e visto di conformità: il memorandum
dell’Agenzia delle Entrate
Sono solo alcune delle domande sul visto di
conformità necessario per scegliere le opzioni alternative
(sconto in fattura e cessione del credito) alla fruizione delle
detrazioni fiscali (tra le quali il superbonus
110%), a cui ha provveduto a rispondere l’Agenzia
delle Entrate – Direzione regionale del Molise con la
pubblicazione di un memorandum
ad uso dei professionisti.
Un memorandum che, rispondendo a 44 domande, chiarisce:
- quali sono i soggetti che possono rilasciare il visto di
conformità; - le formalità preliminari al rilascio del visto di
conformità; - i documenti da allegare alla comunicazione.
I soggetti che possono rilasciare il visto di conformità
Viene immediatamente chiarito che i soggetti che possono
rilasciare il visto di conformità sono:
- i professionisti iscritti nell’albo dei dottori commercialisti
e degli esperti contabili; - i professionisti iscritti nell’albo dei consulenti del
lavoro; - i soggetti iscritti, alla data del 30 settembre 1993, nei ruoli
di periti ed esperti tenuti dalle camere di commercio, industria,
artigianato e agricoltura per la sub categoria tributi, in possesso
di diploma di laurea in giurisprudenza o in economia e commercio o
equipollenti o diploma di ragioneria; - i responsabili dell’assistenza fiscale (RAF) dei Centri di
Assistenza Fiscale (CAF).
Le formalità preliminari al rilascio del visto di
conformità
Il professionista che rilascia il visto di conformità è tenuto a
inviare all’Agenzia delle Entrate una comunicazione (ai sensi
dell’art. 21 del D.M. 31 maggio 1999 n. 164) nella quale
indicherà:
- i suoi dati anagrafici, la qualifica professionale posseduta,
il codice fiscale e la partita IVA; - il suo domicilio e gli altri luoghi dove esercita l’attività
professionale; - il codice fiscale e la sede dello studio professionale al quale
è eventualmente associato; - la denominazione o la ragione sociale, il codice fiscale e i
dati anagrafici dei soci e dei componenti il consiglio di
amministrazione, ove previsto, del collegio sindacale della società
di servizi di cui intende avvalersi per lo svolgimento
dell’attività di assistenza fiscale, con l’indicazione delle
specifiche attività da affidare alla stessa.
I documenti da allegare alla comunicazione
Alla comunicazione da inviare all’Agenzia delle Entrate, il
professionista dovrà alegare:
- copia integrale della polizza assicurativa di responsabilità
civile; - dichiarazione relativa all’insussistenza di provvedimenti di
sospensione dell’ordine di appartenenza; - dichiarazione relativa alla sussistenza dei requisiti di cui
all’art. 8 del D.M. 31 maggio 1999, n. 164.
Cos’è il visto di conformità
Come chiarito all’interno del memorandum, il visto di conformità
(visto leggero) costituisce uno dei livelli dell’attività di
controllo sulla corretta applicazione delle norme tributarie,
attribuito dal legislatore a soggetti estranei all’amministrazione
finanziaria.
Il soggetto autorizzato al rilascio del visto è tenuto a
predisporre la dichiarazione fiscale, attestare di aver eseguito i
necessari controlli mediante sottoscrizione della stessa e a
trasmetterla all’Agenzia delle Entrate.
A cosa serve il visto di conformità
L’obiettivo dell’apposizione del visto di conformità da parte
del professionista abilitato sulle dichiarazioni fiscali è:
- garantire ai contribuenti assistiti il corretto adempimento di
alcuni obblighi tributari; - agevolare l’Amministrazione finanziaria nella selezione delle
posizioni da controllare e nell’esecuzione dei controlli di propria
competenza; - contrastare il fenomeno legato alle compensazioni di crediti
inesistenti; - semplificare le procedure legate alla richiesta dei rimborsi
IVA; - contrastare indebite cessioni di credito d’imposta o sconti in
fattura non dovuti riguardanti interventi di recupero del
patrimonio edilizio, di efficienza energetica, di rischio sismico,
di realizzazione di impianti fotovoltaici, di colonnine di ricarica
e di abbattimento delle barriere architettoniche.
Il visto di conformità e il Superbonus 110%
Ricordiamo che il visto di conformità è un attestazione
necessaria per poter optare per le due possibilità previste dal
Decreto Rilancio (sconto in fattura e cessione del
credito) e certifica la sussistenza dei presupposti che danno
diritto al Superbonus.
Il visto di conformità attesta, dunque, sulla base alla
documentazione prodotta dal contribuente afferente l’intervento, la
sussistenza dei presupposti che danno diritto alla detrazione
d’imposta.
I soggetti che rilasciano il visto di conformità devono anche
verificare la presenza delle asseverazioni e delle attestazioni
rilasciate dai tecnici incaricati, in quanto obbligatorie.
Source: lavoripubblici.it
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