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14.12 / ‘Edilizia, iter più snelli incentivano l’eco-bonus’ – Il Friuli

L’assessore regionale alle infrastrutture e al territorio, Graziano Pizzimenti, ha illustrato alla IV Commissione del Consiglio regionale i contenuti di competenza del disegno di legge 130 (la legge ‘omnibus’), che introducono modifiche alla legge regionale 19 del 2009 in materia di edilizia.

L’obiettivo delle modifiche proposte alla legge in vigore – ha riferito l’assessore – è quello di assecondare le attese dei cittadini, delle imprese, dei professionisti che sono determinate dal quadro agevolativo introdotto in materia di ristrutturazioni edilizie dagli eco-bonus e dal sisma-bonus.

In particolare, secondo Pizzimenti il riferimento va al sistema autorizzativo degli interventi, che è attualmente rallentato da norme e da regolamenti ormai obsoleti e inadeguati, agendo anche sulla scorta dei risultati già ottenuti dalla Giunta sempre in ambito edilizio per favorire la fruizione del ‘bonus facciate’.

In questo caso, si tratta di agevolare il rilascio di titoli edilizi e la fase istruttoria delle pratiche, a oggi frenati da un percorso complesso, faticoso, lacunoso e interpretabile. “Per superare questi ostacoli – ha detto Pizzimenti – serve un patto forte tra i cittadini, l’ente territoriale competente in materia di edilizia, che sono i Comuni, e i professionisti, ed è questo l’obiettivo che si pone la nuova normativa, anche adeguando la legge regionale a quella nazionale, nell’ottica di favorire uno sviluppo sostenibile del territorio”.

“La nuova legge – ha specificato l’assessore – intende infatti introdurre principi e norme che semplifichino la materia edile e favoriscano la messa a norma delle abitazioni civili, e in particolare l’esecuzione dei lavori di adeguamento e manutenzione, anche nell’ottica della opportunità per i cittadini di fruire dell’eco-bonus e del bonus per l’adeguamento antisismico”.

In particolare, ha proseguito Pizzimenti, con questa norma si vuole cogliere l’occasione per sfrondare parte di quella selva di norme e prescrizioni che rendevano più difficoltoso l’iter autorizzativo per interventi oggi attesi e richiesti dai cittadini.

L’obiettivo della Regione è proprio quello di permettere ai soggetti privati di concretizzare i propri progetti di ristrutturazione e adeguamento delle abitazioni, facilitando il percorso autorizzativo attraverso una omogeneità di vedute e di indirizzo, con l’obiettivo di superare le difficoltà incontrate finora e segnalate dai cittadini, dalle imprese e dai professionisti.

L’articolato, ha concluso l’assessore, si fonda dunque sulla necessità sbloccare opere e interventi fermi da tempo, facilitando la possibilità di sanare situazioni pregresse, riducendo le sanzioni per abusi edilizi vetusti in funzione del tempo trascorso, agevolando l’ottenimento delle certificazioni necessarie per affrontare l’iter degli interventi connessi alla concessione di bonus fiscali. 

“L’introduzione di norme regionali riguardanti gli interventi in edilizia sui quali ottenere l’ecobonus 110 per cento mette a rischio di irregolarità cittadini, imprese, professionisti e tecnici comunali se non si provvede a coordinarla con la normativa nazionale”. Lo afferma la consigliera regionale del Pd, Mariagrazia Santoro, commentando gli articoli del ddl Omnibus riguardanti la ristrutturazione edilizia.

“Il Fvg ha certo competenza in materia edilizia, ma la materia affrontata oggi in commissione riguarda una materia, quella fiscale, di competenza statale. Nella definizione di ristrutturazione data dalla norma presente nel ddl 130 (Omnibus) viene compreso anche l’ampliamento edilizio, che se pur ragionevole, non è previsto dal punto di vista fiscale. Questo porterebbe al rischio concreto di incertezze per chi opera, ma anche per gli stessi cittadini che usufruiscono del bonus 110 per cento. È dunque necessario che queste previsioni siano in qualche modo concordate con l’Agenzia delle entrate, proprio per dare tutela ai tutti i soggetti interessati, evitando loro dei futuri contenziosi. Sarebbe quindi importante poter ascoltare in audizione in commissione, prima di arrivare all’Aula, l’Agenzia delle entrate, o quantomeno ottenere un avallo istituzionale che dia certezza della norma che la maggioranza vuole introdurre”.

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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