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Serramenti in alluminio con il vento in poppa e …minaccia prezzi – Guida Finestra

Inchiesta. L’attuale stagione si sta rivelando molto positiva ma i prezzi del metallo rischiano di fiaccare la ripresa tanto attesa. Che cosa ci riserba il prossimo futuro?

Che succede nel mondo dei serramenti in alluminio? Dal Nord al Sud l’effervescenza è notevole, mai registrata in tanti anni. Ce lo confermano tanti serramentisti ed operatori. Un esempio fra i tanti?

Luigi Pede

Luigi Pede di Mondial Infissi, serramentista dell’alluminio di lunga data (festeggia 30 anni quest’anno!) ma anche rivenditore di punta di Roma, ci segnala che oramai deve tenere a freno preventivi, ordini e consegne: “Il Superbonus 110% ci sta esplodendo in mano. In questo momento siamo impegnati fortemente in due super condomini. Mai in 30 anni di attività è successo di ricevere tante richieste. Anche l’ecobonus e il bonus casa stanno esplodendo. Sto cercando di frenare le richieste e posticiparle il più a lungo possibile”. Mai successo prima.

Da tutte le parti ci vengono segnalati fenomeni simili: dai posatori che non si trovano più, alle pose rinviate fino a novembre, alle componenti come le zanzariere che si fanno fatica a trovare. Anche qui un primario produttore rinvia le consegne a fine anno. Prima non si può.

L’esplosione del mercato dei serramenti in alluminio si verifica anche sui terreni più tradizionali dell’Ecobonus e del Bonus Casa. Questo fenomeno, atteso da anni, si sta intrecciando con quello degli aumenti dei prezzi delle materie prime che toccano alluminio, acciaio, pvc e legno (vedi qui). L’acciaio è alle stelle. L’alluminio è sulla “buona” strada (vedi qui l’analisi specifica). Il pvc pure.

La filiera dei serramenti in alluminio

Per avere contezza di quanto succede e quanto potrebbe succedere per gli infissi e i serramenti in alluminio, abbiamo sondato alcuni attori operanti in differenti punti della filiera dell’alluminio: dall’estrusore al sistemista, dal commerciante al finitore.

Marco Galliani al Forum Serramenti

Questo momento– segnala Marco Galliani alla testa di Profilati e Trafilerie Emiliane Sud (tre presse di estrusione in via di potenziamento per un output di 30 000 tonnellate/anno di estrusi) – è un momento unico da segnare sugli annali del mondo dell’estrusione dell’alluminio. Oggi come oggi, noi siamo a +40% come produzione rispetto allo scorso anno. Ma, attenzione, senza aver risentito ancora degli effetti delle agevolazioni fiscali del Superbonus che si avvertiranno, secondo noi, fra qualche mese. Da 3-4 mesi in qua il serramento in alluminio ha cominciato a crescere in termini di quantità con un movimento che è iniziato al Nord e quindi si è esteso al Centro e al Sud. I commercianti al Nord stanno meglio. Erano scarichi. Ora fanno la corsa a ricoprirsi. Con un accento particolare per i prodotti di qualità”.

Ettore Bonetti

Conferma il fenomeno dal suo punto di osservazione Ettore Bonetti, direttore commerciale e marketing di Metra Building: “Il mercato dei serramenti in alluminio sta tirando. E fa piacere constatare che i prodotti premium sono sempre più apprezzati. C’era una gran paura che l’arrivo dei prezzi massimali fissati dall’Allegato I per i serramenti ecobonus favorisse i prodotti a basso costo. Così non è stato. Invece il mercato sta riconoscendo il valore dei prodotti premium”.

E il Superbonus? “Anche secondo me il Superbonus non ha ancora dispiegato la sua forza per i serramenti. Il 110% sta andando a terra in queste settimane e quindi vedremo allora.  Tuttavia, mi sembra che non toccherà così tanto il settore, almeno stando alle informazioni di oggi. E’ importante anche capire quale sarà la tendenza dominante tra gli asseveratori divisi tra prudenti e difensori della qualità, e quindi di prezzi adeguati alle prestazioni che esulano da quelli dei prezzari regionali o DEI. Faccio un esempio: le prestazioni dei nostri serramenti, testimoniate da prove sperimentali e da rapporti di prova, sono superiori a quelle dei serramenti del prezzario DEI e li rendono in ciò diversi. Mi attendo che vengano premiati con dei prezzi diversi.  Ma questo dipenderà dall’atteggiamento degli asseveratori”.

E l’Ecobonus e il Bonus Casa? Sempre Bonetti: “Per l’Ecobonus mi attendo una diminuzione delle pratiche inoltrate a Enea mentre saliranno quelle del Bonus Casa, a mia percezione. Molti stanno seguendo questa strada, più semplice, meno burocratica che per di più premia il cliente finale con il Bonus Mobili ed Elettrodomestici”.

Una bella lavatrice scontata al 50% è sempre un bell’argomento di vendita, aggiungiamo noi. Ma i prezzi dell’alluminio, saliti in tutto il mondo e anche in Italia, non rischiano di fiaccare la domanda?

Premi alle stelle, approvigionamenti a rischio

Risponde Galliani che ogni giorno acquista billette in alluminio per le sue presse:  ”I prezzi dell’alluminio? I premi che erano a 250 dollari a tonnellata qualche mese fa, sono schizzati oggi a 800 per le billette”.

Traduco per i non esperti: i premi sono l’extra prezzo sulla base dei prezzi LME che occorre pagare per tenere fisso il prezzo. Per chi vuol saperne di più clicchi qui.

Galliani aggiunge: “Se ti azzardi a tentennare, i trader passano immediatamente l’ordine agli altri. Oggi l’approvvigionamento sta diventando un problema e per di più occorre stare molto attenti alla qualità di quello che qualche primarista vende. Teniamo conto che l’industria manufatturiera italiana, che assorbe almeno la metà degli estrusi prodotti nel paese, va benissimo. Nonostante i lockdown, sta tirando alla grande da più di un anno. Non solo per l’export ma anche per il mercato interno dove i consumi stanno finalmente cominciando a crescere. Gli Italiani in questo periodo hanno accumulato ricchezze nei conti correnti e stanno cominciando a spendere”.

Per Ettore Bonetti: “E’ un momento così particolare che faccio difficoltà a ricordare momenti simili nel passato. Siamo di fronte ad aumenti repentini in un breve lasso di tempo. Per fortuna noi non stiamo soffrendo di questo fenomeno avendo a disposizione materia prima a sufficienza. Certamente se dovessimo chiedere del materiale in più avremmo dei problemi. I premi sono impazziti avendo subito aumenti esponenziali. Ma, secondo me, vedremo di peggio a luglio”.

Ulteriori aumenti in vista?

Quindi c’è da attendersi ulteriori aumenti di prezzo? Ritengo utile illustrare le tendenze di fondo con il grafico a 5 anni dei prezzi LME dell’alluminio tratto da money.it. Come si potrà notare siamo vicini alle quotazioni di picco di qualche anno fa. Il metallo leggero, notoriamente, si comporta in maniera ciclica come uno yoyo.

Secondo il direttore commerciale di Metra Building: “In ogni caso ritengo sia difficile superare la quota di resistenza a 1000 per i premi. Ci aspettiamo invece un assestamento. Vediamo che la curva dei prezzi si sta appiattendo come sta succedendo per materiali a noi vicini, vedi il rame. E quindi ci auguriamo un momento di stabilità”.

Anche Galliani non vede, attualmente, prezzi del metallo in crescita: “Certo, la tendenza potrebbe rovesciarsi ma da quello che constato i margini di decrescita sono superiori a quelli di crescita. E poi, se guardiamo gli stocks di alluminio all’LME di Londra, constatiamo che le scorte di alluminio sono aumentate sensibilmente negli ultimi due mesi. Tradotto in parole comuni, questo significa che per i produttori risulta molto più conveniente vendere il metallo su Londra. Per fortuna i trasporti oramai costano pochissimo. Far venire un cargo da Dubai costa meno che il trasporto da Rotterdam a Bologna.”

Si rastrella il rottame

Valentino Fresia
Valentino Fresia

La tensione sui prezzi si sta riversando anche sul rottame di alluminio, come annota Valentino Fresia di Fresia Alluminio, operatore del Nord Ovest: “La situazione dei prezzi dell’alluminio è diventata talmente incandescente con i premi alle stelle e con la presunta rarefazione delle billette. Ciò ci ha costretto di tornare indietro nel tempo quando l’azienda raccoglieva il rottame.

Oggi noi raccogliamo sfridi e ritagli di lavorazioni dei nostri clienti e li conferiamo ai nostri estrusori che hanno la fonderia. In questo modo nessuno può dire che non ci sia metallo. Di sicuro siamo di fronte a una situazione eccezionale. Per fortuna il mercato del serramento tira”.

Non c’è solo metallo nei serramenti di alluminio

La crescita dei prezzi investe anche altri componenti dell’elemento finestra: le guarnizioni, la poliammide delle barrette del taglio termico, i tanti componenti in materia plastica, senza dimenticare gli imballaggi. E ricorda opportunamente Bonetti: “E poi ci sono le squadrette in alluminio pressofuso: non dimentichiamo che anche i pani da fonderia sono stati investiti dagli aumenti. L’elemento finestra ha avuto degli aumenti di costi incredibili nelle ultime settimane. Noi riverseremo questi aumenti dal 15 aprile in poi, pur avendoli subiti da gennaio.“

Anche i prezzi della verniciatura in salita

Aggiunge una pennellata a questo quadro Luciano De Francesco, assieme al fratello Franco alla testa di DFV, primario attore nel campo delle finiture dell’alluminio, impegnato anche a livello internazionale con stabilimenti in Brasile e Australia: “La tensione sui prezzi si è riverberata anche sulle vernici. Tocca anche gli imballaggi che sono in materia plastica che pure essi hanno subito aumenti. Le ragioni sono note. Il che pone dei problemi visto che  tutta la serramentistica sta lavorando molto in tutta Italia. Il momento è decisamente favorevole”.

Problemi di approvvigionamento delle vernici? De Francesco: “Alcuni produttori di polveri hanno messo le mani avanti affermando che potrebbero verificarsi. Altri, a causa dei problemi di reperibilità di certe materie, propongono di sostituire alcune sostanze chimiche con altre ma avvertono di stare attenti alla compatibilità tra componenti. E’ un momento non facile. Ci sono delle criticità in campo”.

Anche in Sud America e in Brasile

Chiediamo all’esponente di DFV se lo stesso fenomeno si stia verificando in Sud America e in Australia. La replica è: “Anche all’estero c’è carenza di materie prime e i prezzi salgono alle stelle. Dal Brasile mi dicono che il prezzo dell’acciaio è più che raddoppiato, ma questo è nell’ordine delle cose in un’economia globalizzata. Ma addirittura non si trova neanche il cemento, a causa del boom delle costruzioni. Dal 2014/15 in poi c’è stata una crisi gravissima del settore costruzioni. Ora finalmente si assiste alla ripresa con la sparizione addirittura del cemento. E pure in Australia assistiamo al fenomeno dell’aumento delle materie prime”.

Se la verniciatura dà preoccupazioni, che cosa succede nel campo dell’ossidazione dell’alluminio? De Francesco qui appare più rassicurante ma non troppo: “L’ossidazione invece sta subendo meno contraccolpi utilizzando meno prodotti chimici. Utilizza però tanta energia elettrica e anche questa aumenterà. Il gas è già aumentato moltissimo. Però se si lavora, non ci si può lamentare. Di sicuro non possiamo assorbire gli aumenti che subiamo da mesi e li dobbiamo scaricare a valle. Sarà probabilmente a maggio”.

Conclusioni

Che lezione tirare dalle nostre interviste? Reduce da 10 anni di batoste, pur entusiasta dell’andamento attuale, il settore dei serramenti in alluminio resta prudente, direi guardingo.  Riassume con sinteticità l’attuale situazione Marco Galliani: “E’ arrivata una nuova primavera che fa ben sperare. Questo è un momento unico per i serramenti in alluminio che ci farà piacere ricordare nei momenti bui che verranno in futuro”.

(continua)

a cura di Ennio Braicovich

Link all’articolo Originale tutti i diritti appartengono alla fonte.

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