Approvate da Camera e Senato (Relazione delle Commissioni permanenti riunite 5a (Programmazione economica, bilancio) e 14a (Politiche dell’Unione europea) sulla “Proposta di linee guida per la definizione del piano nazionale di ripresa e resilienza” (Recovery Fund) le nuove linee guida sulle detrazioni fiscali per interventi edilizi rientranti nel c.d. superbonus 110 e nel bonus ristrutturazioni. Il Governo Draghi pronto a scrivere la versione definitiva del Recovery Plan da inviare all’U.E. entro il 30 aprile 2021.
Superbonus 110: i nuovi termini
Come anticipato in questo articolo, il superbonus 110% è stato prorogato. Queste le principali modifiche previste:
– Estensione a tutto il 2023 per il superbonus 110% indipendentemente dalla avvenuta realizzazione di parte di lavori nell’ultimo anno di vigenza dell’incentivo;
– Valutazione dell’inserimento del superbonus 110 in un progetto di riqualificazione degli edifici, volto anche a semplificare l’intera procedura, con particolare riferimento alla verifica preventiva della conformità urbanistica degli interventi sugli edifici ubicati nei centri storici, spesso difficili da realizzare per la presenza di vincoli urbanistici che non consentono il miglioramento minimo richiesto di due classi energetiche;
– velocizzazione dei tempi di recupero del credito ed estensione dello ad altre tipologie di immobili;
– estensione del superbonus 110% a soggetti che svolgano attività d’impresa, arti e professioni, con preferenza per il settore alberghiero e le piccole e medie industrie;
– ampliamento dell’accesso al superbonus 110% per le aziende agricole e/o agrituristiche sui fabbricati rurali (aziende attualmente escluse) con ulteriore possibilità di ampliamento di applicazione di queste agevolazioni anche per gli ippodromi.
Bonus ristrutturazioni: cosa cambia?
Nella predette linee guida del Governo, approvate dalla Camera e dal Senato, si affronta anche il bonus ristrutturazioni. Si stabilisce al riguardo che è necessario razionalizzare tutti gli altri bonus esistenti per le ristrutturazioni e per l’efficientamento energetico degli edifici modificando l’articolo 16-bis del T.U.I.R., e, di conseguenza, ;
con l’introduzione di un’unica aliquota al 75% per tutti i lavori di ristrutturazione.
Tutto ciò anche al fine di stabilizzare tutte le agevolazioni fiscali previste, come i cosiddetti bonus ristrutturazione edilizia, Ecobonus, Sismabonus, il bonus giardini, il bonus arredi, il bonus facciate, il bonus idrico e il bonus colonnine di ricarica, rendendoli strutturali almeno fino alla fine dell’anno 2025.
Si ritiene opportuno introdurre, inoltre, un geo bonus, già regolato dalla legge 145 del 2018 per interventi su edifici e terreni pubblici quale elemento fondamentale per il coinvolgimento dei cittadini, delle amministrazioni e delle imprese nelle politiche volte alla bonifica ambientale, (ad esempio rimozione dell’amianto dagli edifici, prevenzione e risanamento del dissesto idrogeologico, realizzazione o ristrutturazione di parchi e aree verdi attrezzate preesistenti e recupero di aree di proprietà pubblica).
Superbonus 110, bonus ristrutturazioni e sconto in fattura (o cessione del credito)
Con riferimento all’utilizzo dei fondi derivanti dai bonus, si sottolinea che risulta necessario aggiornare il testo unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia edilizia, in buona parte superate e bisognose di un adeguamento.
Fondamentale è poi la necessità di rendere strutturali lo sconto in fattura e/o la cessione del credito previsti, con la possibilità di confermare la cessione del credito almeno fino al 30 giugno 2027, in modo da garantire un utilizzo certo e ampio del superbonus 110%.
Infine, si sottolinea altresì la necessità di prevedere misure di semplificazione dell’intera procedura, attraverso la creazione di un portale unico accessibile sia ai contribuenti che ai ai professionisti, sul quale possano agevolmente operare attraverso le necessarie comunicazioni. Al fine di rendere il tutto più agevole ed efficiente, appare utile l’approvazione di nuovi formulari per i professionisti, ai quali possano fare riferimento e poi attenersi nella realizzazione dei lavori amministrativi.
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